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Eventi e incontri

Le certificazioni professionali rappresentano un vero passaporto per il lavoro: non solo attestano competenze tecniche, ma aumentano l’employability e il riconoscimento internazionale. Tra le più richieste spiccano ISO 9001:2015 per la gestione della qualità, ISO 14001:2015 Lead Auditor per la sostenibilità ambientale e ISIPM Base per il Project Management. Tre verticalità che uniscono teoria, pratica e soft skills, rispondendo alle esigenze concrete delle imprese su qualità, transizione ecologica e gestione dei progetti. Investire in queste certificazioni significa distinguersi, crescere professionalmente e prepararsi al futuro del lavoro.

Oggi il mercato del lavoro chiede sempre più competenze certificate e riconosciute a livello internazionale. Lauree e Master restano fondamentali, ma da sole non bastano: le aziende cercano sempre di più figure in grado di dimostrare competenze tecniche e trasversali attraverso certificazioni professionali.
Ma quali sono davvero le più utili per far crescere la propria carriera e migliorare le opportunità di inserimento e sviluppo professionale? Eccone alcune: Certificazioni Digitali Google,ISO 9001, ISO 14001 Lead Auditor e Project Management.

Quando si parla di sistemi di gestione della qualità, la certificazione ISO 9001 è il riferimento numero uno. È lo standard internazionale che garantisce che le organizzazioni sappiano fornire prodotti e servizi di alta qualità, conformi a requisiti legali e normativi.Essere certificati ISO 9001 significa saper:<ul><li>comprendere i processi aziendali in ottica di miglioramento continuo</li><li>applicare la normativa UNI EN ISO 9001:2015</li><li>gestire attività di audit interni, secondo la norma UNI EN ISO 19011:2018</li><li>operare in linea con gli standard UNI CEI EN ISO IEC 17021-1:2015</li></ul>Per chi vuole specializzarsi, il corso ISO 9001:2015 rappresenta un passo concreto per diventare un riferimento aziendale nei sistemi di gestione qualità, con un approccio pratico e un esame finale che consolida le competenze.

ISO 9001:2015, la certificazione sulla qualità più riconosciuta al mondo

Se la qualità è una priorità, la sostenibilità ambientale lo è ancora di più. Le aziende che operano oggi devono dimostrare attenzione all’impatto ambientale, all’efficienza energetica e alla compliance normativa.La certificazione ISO 14001 è lo standard internazionale per i sistemi di gestione ambientale, e il percorso da Lead Auditor UNI EN ISO 14001:2015 abilita a condurre audit di prima, seconda e terza parte.Chi ottiene questa certificazione acquisisce competenze in:<ul><li>valutazione delle performance ambientali</li><li>gestione di rischi e opportunità aziendali con approccio Risk Based Thinking</li><li>applicazione di tecniche di audit (norma UNI EN ISO 19011:2018)</li><li>conoscenza delle differenze tra la UNI EN ISO 14001 e il Regolamento EMAS</li></ul>Con il corso Lead Auditor ISO 14001, si entra nel cuore della transizione ecologica, diventando figure chiave per il futuro della sostenibilità in azienda.

Diventare Lead Auditor in sostenibilità ambientale: ISO 14001:2015

La gestione dei progetti è oggi una delle competenze più richieste, trasversale a settori diversi: IT, industria, servizi, costruzioni, sanità. Per questo motivo, avere una certificazione in Project Management significa aumentare notevolmente le proprie opportunità professionali.Il percorso ISIPM Base fornisce una preparazione completa sulle fasi chiave di un progetto:<ul><li>avvio, pianificazione, esecuzione e chiusura</li><li>gestione di tempi, costi, rischi e stakeholder</li><li>strategie di valutazione e monitoraggio dei risultati</li></ul>Accanto alle competenze tecniche, si sviluppano anche soft skills fondamentali come leadership, change management, negoziazione, team building e problem solving.Con il corso Project Management ISIPM Base, i partecipanti ottengono non solo competenze pratiche, ma anche la preparazione ad una certificazione riconosciuta a livello nazionale che apre le porte a ruoli di responsabilità in diversi contesti lavorativi.

Project Management, la certificazione ISIPM Base

Le tre certificazioni che abbiamo visto – ISO 9001, ISO 14001 e ISIPM Base – non sono titoli generici, ma strumenti concreti per distinguersi.<ol><li>Riconoscimento internazionale: sono spendibili non solo in Italia, ma anche in aziende multinazionali e nei mercati esteri</li><li>Allineamento ai trend: qualità, sostenibilità e project management sono tra i pilastri su cui le imprese stanno investendo di più nel 2025</li><li>Employability: aumentano l’attrattiva del curriculum e le possibilità di crescita interna</li><li>Competenze pratiche: tutti i percorsi formativi abbinano teoria ed esercitazioni, con casi reali e simulazioni</li></ol>

Perché queste certificazioni fanno la differenza

<h6>Quanto dura in media una certificazione ISO?</h6>Dipende dal livello e dalla tipologia: i corsi base durano 24-40 ore, mentre gli avanzati per Lead Auditor possono estendersi ulteriormente.<h6>Vale di più una certificazione ISO o Project Management?</h6>Sono complementari: ISO è più verticale (qualità/ambiente), mentre Project Management è trasversale. Insieme offrono un profilo molto competitivo.Le certificazioni online hanno lo stesso valore di quelle in aula?
Sì, se rilasciate da enti riconosciuti, anche in modalità on-demand hanno piena validità.Investire in una certificazione professionale oggi significa prepararsi alle sfide del domani. ISO 9001, ISO 14001 e Project Management ISIPM Base sono percorsi che rispondono alle reali esigenze delle aziende e rendono i professionisti più competitivi, flessibili e pronti al cambiamento.👉 Vuoi fare il passo successivo nella tua carriera? Scopri i nostri servizi accessori dedicati alle certificazioni: ISO 9001:2015, ISO 14001 Lead Auditor e Project Management ISIPM Base.

Domande frequenti

Magazine Detail

Quali sono le certificazioni professionali con più valore oggi?

I master più innovativi del momento preparano figure professionali richieste dalle aziende e capaci di affrontare le trasformazioni che il mercato sta vivendo. Dal Digital Marketing & AI, che unisce strategia e tecnologie intelligenti, alla Green Economy, per guidare la sostenibilità, passando per l’Export Management e lo sviluppo delle competenze HR con l’Organization Development.

In un mondo del lavoro in continua trasformazione, scegliere un percorso formativo tradizionale non basta più. I master più innovativi non si limitano a trasmettere conoscenze, ma offrono strumenti concreti per affrontare sfide emergenti: digitalizzazione, intelligenza artificiale, sostenibilità e nuovi modelli organizzativi. Ma quali sono davvero i master più all’avanguardia?

Il panorama formativo sta cambiando rapidamente: le aziende cercano professionisti capaci di muoversi tra digitale, sostenibilità, internazionalizzazione e gestione del cambiamento. Per rispondere a queste sfide, sono nati percorsi di studio pensati per unire competenze tecniche e visione strategica. Tra i master più innovativi e richiesti oggi troviamo:<h6>
Master in Digital Marketing & AI</h6>Il marketing del futuro è sempre più digitale e guidato dai dati. Un master in <a href="https://w.academy/it/master/master-in-web-marketing-social-media-graphic-design">Digital Marketing & Artificial Intelligence</a>offre competenze avanzate su SEO, social media strategy, email marketing e campagne pubblicitarie, integrando strumenti di intelligenza artificiale per analisi predittive, personalizzazione dei contenuti e automazione dei processi. Gli studenti imparano a usare piattaforme come HubSpot, Google Ads, Meta Ads, ChatGPT e Midjourney per sviluppare strategie vincenti. È il percorso ideale per chi vuole diventare digital strategist, marketing manager o growth hacker in aziende innovative e agenzie di comunicazione.<h6>Master in Green & Sustainability Economy</h6>La transizione ecologica non è più un’opzione, ma una necessità per imprese e istituzioni. Un master in ambito <a href="https://w.academy/it/master/master-in-green-innovation-sustainability-management">Green & Sustainability</a> prepara professionisti capaci di guidare aziende e organizzazioni verso modelli di business sostenibili. I partecipanti approfondiscono temi come ESG, energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, riduzione delle emissioni e circular design. Il percorso offre anche strumenti per la rendicontazione di sostenibilità e la gestione di progetti finanziati a livello europeo. Sbocchi principali: sustainability manager, energy consultant, green project manager.<h6>
Master in Global Export & International Management</h6>In un mercato sempre più competitivo, le imprese hanno bisogno di figure capaci di gestire processi di internazionalizzazione. Il master in <a href="https://w.academy/it/master/master-in-global-export-management-international-marketing-strategies">Global Export & International Management</a> forma esperti di commercio estero, marketing internazionale e logistica. Si studiano normative doganali, strategie di ingresso nei mercati globali, gestione di reti distributive e contrattualistica internazionale. I diplomati trovano opportunità come export manager, international sales manager o consulenti di internazionalizzazione, con possibilità concrete di lavorare in contesti multiculturali.<h6>
Master in Human Resources & Organization Development</h6>Il mondo HR si sta trasformando: non più solo gestione del personale, ma sviluppo strategico delle persone. Un master in <a href="https://w.academy/it/master/master-hr/master-in-human-resources-management">Human Resources</a> & Organization Development combina competenze tradizionali (selezione, formazione, valutazione) con strumenti moderni come people analytics, employer branding e gestione della diversity & inclusion. Grande spazio è dato anche alla leadership, alla comunicazione interna e ai nuovi modelli organizzativi agili. Le carriere tipiche includono HR business partner, talent acquisition specialist e organization manager.

Quali sono i master più richiesti e innovativi?

Molti allievi e professionisti, quando si avvicinano alla scelta di un percorso di alta formazione, si pongono alcune domande ricorrenti. Ad esempio, qual è oggi il master con più sbocchi lavorativi? In realtà non esiste una risposta unica: tutto dipende dal settore in cui si vuole crescere, ma i campi più richiesti sono quelli legati al digitale, all’AI e alla sostenibilità. Un altro dubbio frequente riguarda la durata: quanto dura in media un master innovativo? Generalmente tra 6 e 12 mesi, con formule flessibili che combinano lezioni frontali, laboratori e project work.C’è poi chi si chiede: è meglio scegliere un master universitario o un executive? La scelta dipende dall’obiettivo: i master universitari sono spesso indicati per i neolaureati che vogliono consolidare il proprio profilo, mentre gli executive sono pensati per professionisti già inseriti che cercano un aggiornamento rapido e pratico. Infine, una delle domande più importanti: quali competenze richiedono davvero le aziende del futuro? Oltre alle hard skill tecniche, si punta sempre di più su capacità trasversali come problem solving, comunicazione efficace, lavoro in team e adattabilità al cambiamento.

Negli ultimi anni diverse aziende hanno iniziato a inserire nei propri team giovani formati attraverso master innovativi, riscontrando risultati concreti. Un esempio è rappresentato dalle imprese del settore digitale e del marketing, che hanno trovato nei nuovi professionisti figure capaci di gestire strategie basate sull’intelligenza artificiale e sulla personalizzazione dei contenuti. Allo stesso modo, nel comparto della sostenibilità, molte realtà hanno scelto di affidarsi a giovani preparati in ambito green economy per sviluppare progetti legati all’efficienza energetica e all’economia circolare.
Queste scelte non sono casuali: i dati di mercato mostrano chiaramente quali siano i settori in maggiore crescita. Il digitale continua a espandersi, con un’attenzione particolare a marketing e AI; l’export si conferma trainante per le aziende italiane che vogliono competere all’estero; la sostenibilità è ormai una priorità per imprese e istituzioni; mentre HR e data science rappresentano due aree strategiche per la gestione delle persone e delle informazioni.
Accanto alle competenze tecniche, però, emerge un altro aspetto cruciale: le soft skills. Le aziende cercano sempre più candidati capaci non solo di applicare strumenti avanzati, ma anche di comunicare in modo efficace, guidare team e affrontare problemi complessi. Capacità come il problem solving, la leadership e l’adattabilità al cambiamento diventano quindi il complemento indispensabile per trasformare una preparazione accademica in un reale vantaggio competitivo sul lavoro.<a href="https://w.academy/it/master">Scopri i master</a> w.academy più innovativi e trova quello più adatto a te

Aziende, trend di mercato e soft skills: il valore dei master del futuro

Quali sono i master più innovativi o all'avanguardia per il futuro? 

S-Store, punto vendita Scavolini e realtà di riferimento nel settore arredo, ha avviato con w.academy un percorso formativo innovativo per i propri team.
La nuova Masterclass in Vendite e Intelligenza Artificiale nasce con un obiettivo chiaro: rafforzare le competenze commerciali e integrare l’AI nei processi di vendita, per offrire al cliente un’esperienza sempre più completa e personalizzata.

Nel mercato dell’arredamento la capacità di comprendere le motivazioni d’acquisto e di trasformarle in soluzioni su misura è fondamentale.

S-Store ha scelto di investire in formazione per:<ul><li>potenziare le competenze dei propri consulenti di vendita</li><li>introdurre strumenti di Intelligenza Artificiale a supporto dei processi commerciali</li><li>rafforzare la relazione con il cliente e il valore percepito dell’offerta</li><li>rendere i team più preparati ad affrontare le nuove sfide del mercato arredo</li></ul>

Una Masterclass su Vendite e AI nel settore arredo

La Masterclass è organizzata in moduli pratici e interattivi, con esercitazioni e role-playing per trasformare la teoria in esperienza concreta.
Contenuti principali:<ul><li>Creare valore per il cliente: analisi delle motivazioni d’acquisto e aspettative nel settore arredo</li><li>Ascolto attivo e probing: tecniche avanzate per comprendere i bisogni reali del cliente</li><li>Presentazione efficace: storytelling e trasformazione delle caratteristiche tecniche in benefici concreti</li><li>Negoziazione win-win: gestione del prezzo e valorizzazione dei servizi aggiuntivi</li><li>Chiusura e fidelizzazione: tecniche di follow-up e cura della relazione post-vendita</li><li>AI a supporto della vendita: strumenti digitali, chatbot, analisi dei dati e personalizzazione dell’offerta</li><li>Cybersecurity & AI: attenzione alla gestione dei dati sensibili nel lavoro quotidiano</li></ul>

Le lezioni che il team affronterà

La Masterclass è pensata per essere immediatamente utile ai professionisti di S-Store.

Lezioni in Live Streaming, simulazioni pratiche e casi reali del settore arredo permettono ai partecipanti di acquisire competenze spendibili fin da subito.Attraverso questa esperienza formativa, S-Store punta a:<ol><li>migliorare l’efficacia dei propri team commerciali</li><li>offrire al cliente un’esperienza d’acquisto di maggiore valore</li><li>integrare l’AI nei processi di vendita in modo naturale e non invasivo</li><li>rafforzare la competitività sul mercato dell’arredo</li></ol>

Un approccio formativo concreto e tailor-made

Scopri i percorsi dedicati alle imprese e alle soluzioni pensate per i team aziendali. I nostri percorsi non si limitano alla teoria, ma puntano a trasformare la formazione in un motore di crescita concreta per le imprese.

Anche tu vuoi introdurre l'AI nei processi aziendali e di vendita?

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S-Store investe nella formazione: una Masterclass su Vendite e Intelligenza Artificiale

Nel 2025 il successo professionale dipenderà dall’equilibrio tra competenze tecniche e abilità trasversali. Le aziende cercano profili completi, capaci di unire digitalizzazione e soft skills relazionali.

<h4>Hard skills: le competenze tecniche da non trascurare</h4>Nel 2025 e negli anni successivi, alcune competenze tecniche saranno decisive:<ul><li>Digital marketing & AI: capacità di gestire campagne online e utilizzare strumenti di intelligenza artificiale.</li><li>Data analysis: lettura, interpretazione e trasformazione dei dati in strategie aziendali.</li><li>E-commerce & automation: gestione di piattaforme digitali e processi automatizzati.</li><li>Project management certificato: PMP®, PRINCE2® o Agile come standard richiesti a livello internazionale.</li><li>Competenze linguistiche e interculturali: fondamentali per mercati globali e contesti internazionali.</li></ul><h4>Soft skills: il cuore delle carriere future</h4>Le hard skills aprono le porte, ma le soft skills costruiscono la carriera. Le più richieste saranno:<ul><li>Problem solving e pensiero critico: saper risolvere problemi complessi con logica e creatività.</li><li>Comunicazione efficace: scritta, orale e digitale, per guidare team e progetti.</li><li>Adattabilità e resilienza: capacità di affrontare cambiamenti e imprevisti senza perdere efficacia.</li><li>Leadership inclusiva: guidare team diversificati valorizzando ogni talento.</li><li>Collaborazione e teamwork: competenza trasversale sempre più indispensabile in contesti agili.</li></ul><h4>Il valore del mix tra soft e hard skills</h4>Avere solo competenze tecniche non basta più. Le aziende premiano i professionisti capaci di mettere le hard skills al servizio delle soft skills. Un data analyst, ad esempio, deve non solo conoscere Python o Power BI, ma anche spiegare i dati a colleghi non tecnici, facilitando decisioni strategiche.In altre parole, il futuro del lavoro appartiene a chi sa equilibrare tecnica e relazioni, tecnologia e intelligenza emotiva.<h4>Domande frequenti</h4>Le soft skills si possono imparare?
Sì. Attraverso formazione mirata, esercizi pratici, coaching e lavoro di squadra, le soft skills possono essere sviluppate e rafforzate.Quali hard skills garantiscono più sbocchi lavorativi?
Digital marketing, data analysis, project management certificato e AI sono oggi tra le più richieste.Conta di più la specializzazione tecnica o la capacità di adattarsi?
Entrambe: le aziende cercano specialisti che abbiano anche la flessibilità e l’intelligenza relazionale necessarie per muoversi in contesti complessi.<h4>Conclusione</h4>Il futuro delle carriere sarà scritto da chi saprà combinare competenze digitali avanzate e abilità trasversali umane. Le hard skills aprono le porte, ma sono le soft skills a fare la differenza nel lungo periodo.Con i master w.academy, che uniscono formazione tecnica, sviluppo delle soft skills e placement certificato, puoi prepararti al futuro del lavoro e diventare il professionista che le aziende cercano.

Il mondo del lavoro evolve a una velocità senza precedenti. Le aziende non cercano più soltanto tecnici qualificati o manager esperti, ma professionisti completi, in grado di combinare competenze digitali, capacità analitiche e abilità trasversali come leadership, comunicazione e resilienza. Le soft skills e le hard skills diventano così due facce della stessa medaglia: indispensabili per affrontare sfide globali, mercati competitivi e ambienti di lavoro sempre più digitali e inclusivi.

Quali soft skills e hard skills saranno cruciali per la carriera nel 2025 e oltre 

Le nuove professioni nascono dai trend tecnologici, digitali e ambientali. Per ricoprirle servono percorsi formativi mirati: non basta l’improvvisazione, ma competenze solide e aggiornate.

<h4>Perché nascono nuove professioni</h4>Ogni grande cambiamento tecnologico ed economico genera nuove figure professionali. Oggi sono tre i driver principali:<ul><li>Digitalizzazione: spinge le aziende a cercare esperti in marketing digitale, e-commerce, AI.</li><li>Sostenibilità: le normative ESG e le politiche green richiedono competenze dedicate.</li><li>Globalizzazione: mercati sempre più interconnessi creano ruoli legati a export e supply chain internazionali.</li></ul><h4>I ruoli emergenti nel 2025</h4><h6>1. Digital Marketing & AI Specialist</h6>Non basta più saper gestire campagne social: le aziende cercano figure capaci di integrare strategie digitali, automazione e intelligenza artificiale.
Competenze richieste: SEO/SEM, marketing automation, data analytics, AI generativa.<h6>2. Data Analyst & Business Intelligence Specialist</h6>I dati sono il nuovo petrolio, ma vanno interpretati. Le imprese hanno bisogno di analisti in grado di trasformare i dati in decisioni strategiche.
Competenze richieste: SQL, Python, strumenti BI (Power BI, Tableau), statistica applicata.<h6>3. Sustainability & ESG Manager</h6>La sostenibilità non è più un tema di immagine, ma un requisito competitivo. Servono figure che sappiano integrare pratiche green nella strategia aziendale.
Competenze richieste: normative ESG, gestione progetti green, reporting di sostenibilità.<h6>4. Export & International Business Manager</h6>Con mercati sempre più globali, le aziende italiane puntano sull’export. I professionisti di questo ambito devono saper combinare strategia commerciale e competenze interculturali.
Competenze richieste: lingue, trade marketing, logistica internazionale, e-commerce globale.<h6>5. Learning & Digital Training Designer</h6>Con la diffusione della formazione online e ibrida, cresce la domanda di esperti capaci di progettare percorsi di apprendimento digitali efficaci.
Competenze richieste: instructional design, piattaforme LMS, gamification, digital content creation.<h4>Perché serve una formazione mirata</h4>Questi ruoli non si improvvisano. Richiedono percorsi di specializzazione avanzata che combinino teoria e pratica. I master professionalizzanti, con project work, stage garantiti e placement certificato, sono lo strumento più efficace per acquisire le competenze richieste ed entrare nel mercato del lavoro da protagonisti.<h4>Domande frequenti</h4>Quali sono i settori che offrono più ruoli emergenti?
Digitale, sostenibilità, HR, export e project management.Una laurea basta per ricoprire queste posizioni?
È una base importante, ma serve un master o percorso specifico per acquisire competenze aggiornate e pratiche.Meglio un master generalista o specialistico?
Dipende dall’obiettivo: per ruoli emergenti è preferibile un master specialistico e professionalizzante.<h4>Conclusione</h4>I ruoli emergenti del 2025 richiedono competenze nuove e specifiche: digitale, dati, sostenibilità, export e formazione digitale sono i campi con le maggiori opportunità.Con i master w.academy, progettati insieme alle aziende, puoi acquisire la preparazione giusta per ricoprire le professioni del futuro e trasformare la formazione in un vantaggio competitivo reale.

Il mondo del lavoro cambia a velocità crescente. La digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la transizione ecologica stanno creando nuove professioni e trasformando ruoli già esistenti. Per ricoprire questi incarichi non bastano più lauree generaliste: servono master e percorsi di formazione specifica, capaci di fornire strumenti pratici e competenze aggiornate. In questo articolo analizziamo i ruoli emergenti più richiesti nel 2025 e le competenze necessarie per accedervi.

Quali ruoli professionali emergenti richiedono una formazione specifica? 

Si è conclusa con successo una nuova edizione del Master in Operations & Supply Chain Management: Agile, AI & Sostenibilità. 10 partecipanti hanno acquisito competenze pratiche su logistica, Project Management, Data Analytics, Intelligenza Artificiale e sostenibilità nella Supply Chain, confrontandosi con docenti e manager del settore. Un percorso in live streaming che ha unito teoria, casi concreti e collaborazione, formando nuovi professionisti pronti a portare innovazione e visione strategica nel mondo delle operations.

Conclusa con successo una nuova edizione del Master in Operations & Supply Chain Management: Agile, AI & Sostenibilità organizzato da w.academy. 10 talenti hanno portato a termine un percorso formativo innovativo e concreto, costruendo le basi per una carriera nel mondo delle operations e acquisendo competenze subito spendibili in azienda.

Il percorso si è svolto interamente in live streaming, offrendo agli studenti la possibilità di confrontarsi con docenti esperti e manager aziendali. Ogni lezione ha avuto un taglio pratico e multidisciplinare, arricchito da esempi reali, casi studio e strumenti immediatamente applicabili.L’obiettivo del Master è formare figure capaci di gestire i processi operativi con un approccio moderno: agile, sostenibile e guidato dai dati.

Un master in live streaming con approccio pratico

Durante il percorso, i partecipanti hanno affrontato tutti i pilastri dell’Operations Management:<ul><li>Gestione logistica: modelli e strategie per ottimizzare flussi, tempi e risorse.</li><li>Sostenibilità e ESG: pratiche per rendere la supply chain più responsabile e competitiva.</li><li>Project Management: metodologie per pianificare e gestire progetti, con preparazione alla certificazione ISIPM Base.</li><li>Data Analytics e AI: applicazioni pratiche dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale nei processi di produzione e distribuzione.</li></ul>

Dalla logistica alla Supply Chain sostenibile

Oltre ai contenuti, il Master ha favorito la creazione di una community dinamica tra partecipanti e docenti. Ogni incontro è stato occasione di confronto, esercitazioni e riflessioni condivise, arricchendo l’esperienza formativa e rendendola ancora più coinvolgente.La prova finale non è stata solo una verifica delle competenze, ma anche un momento per presentare progetti, idee e prospettive future.

Una community di apprendimento e confronto

Grazie all’impegno e al contributo di docenti e allievi, il Master si è concluso lasciando in eredità dieci nuovi talenti pronti a portare innovazione nel settore delle operations. Visione strategica, mentalità orientata all’agilità, competenze digitali e attenzione alla sostenibilità: queste le caratteristiche che li accompagneranno nel loro percorso professionale.Vuoi scoprire le prossime edizioni del Master in Operations & Supply Chain Management? La nuova edizione è in partenza.

Dieci nuovi professionisti pronti a guidare l’innovazione

Terminata la seconda edizione del Master in E-Commerce, Retail Omnichannel e Supply Chain. I 20 partecipanti hanno acquisito competenze pratiche per sviluppare e gestire strategie di e-commerce efficaci, grazie anche alla collaborazione con Websolute SpA e l'intervento di esperti di aziende come Luxottica, eBay, The Estée Lauder Companies e Whirlpool.

Oltre 150 ore di lezione in modalità liquida in compagnia dei top manager del settore!Sono 20 gli allievi pronti a conquistare il mondo dell’E-Commerce. La digitalizzazione delle imprese e del retail, si sa, è in rapida evoluzione e alla base di qualsiasi pianificazione aziendale, sicuramente, deve esserci una solida strategia E-Commerce. Identificare la piattaforma più adatta al proprio business, infatti, è la chiave che permette di raggiungere il cliente in maniera puntuale ed efficace, sia nel B2C che nel B2B.Basti pensare che in Italia i consumatori online sono circa 38 milioni, il 62% del totale della popolazione. Un numero destinato a crescere e a raggiungere l’incredibile quota di 41 milioni entro il 2023. Per questo motivo l’obiettivo di questo lungo viaggio, durato ben 6 mesi, è stato quello di trasferire fin da subito le competenze tecnico/pratiche necessarie a sviluppare un E-Commerce e gestirlo.La meta è stata finalmente raggiunta! Un successo reso possibile anche grazie alla partnership formativa con Websolute SpA, Digital Company quotata AIM Milano leader nell’omnichannel e-commerce, con esperienza pluriennale nella realizzazione di e-commerce implementati su piattaforma BOM (Back Office Manager) e open source.Anche questa volta, dunque, siamo stati fedeli al nostro payoff “Chi sa fare, insegna!“ e ha portato nelle sue aule virtuali gli specialisti del settore E-Commerce su scala nazionale e internazionale. Un ringraziamento particolare per la preziosa collaborazione va a: Sara Nesi – Export Sales Manager @ Clementoni; Andrea Baggio – E-Commerce Senior Planner @ Luxottica; Carla Vieites – Trade Marketing Manager @ Stock Spirits Group; Marco Sepulcri – Pproject Manager @ eBay; Giovanni Carpinelli – Global SEO Specialist @ Luxottica; Laura Giacalone – E-Commerce Specialist @ The Estée Lauder Companies Inc.; Andrea Paci – Digital Acquisition & UX Manager @ BNP Paribas Personal Finance; Gregorio Galati – E-Commerce Manager & Advertising Specialist @ TTM/Studio; Ignazio Maria Francesco Guaglione – Data Protection Manager @ Studio Legale Bosaz; Alessandro Muggeo – Digital Marketing & Performance Advertising @ Luxottica; Matteo Forconi – Independent Management Consultant; Carlo Pinna – Legal Privacy Consultant; Angela Paolini – E-commerce Senior Manager @ Oakley preso EssiliorLuxottica; Lucia Bianchetti – Senior Export Sales Manager @ Fratelli Guzzini; Fabio Rocchigiani – Export Sales Manager Mercati Europei @ Fratelli Guzzini; Roberto Bruno – CFO @ Solvay.Le lezioni proposte, coinvolgenti e pragmatiche, sono state volte all’inserimento aziendale dei masteristi (case study, problem solving, team working). Ma non è tutto! I partecipanti hanno potuto assorbire, tramite le testimonianze aziendali, anche le conoscenze e le esperienze professionali di figure apicali quali: Andrea Sportillo – CEO @ MOCA Interactive; Cristina Scocchia – Amministratore Delegato @ illycaffè; Alan Tonetti – Founder @ Stardust s.p.a.; Paola Corna Pellegrini – CEO @ Allianz Patners; Mariaceleste Lauro – Amministratore Delegato @ Alilauro Volaviamare; Luca Altimani – Copywriter & Ex-admin @ Commenti Memorabili; Alessandro Marinella – Brand Ambassador @ E. Marinella s.p.a.; Nicolò Santin – CEO @ Gamindo; Paolo Lioy – CEO @ Whirlpool Italia & Iberia.Si, è vero, questo lungo sentiero percorso insieme è giunto al termine, ma un altro è pronto ad iniziare! Destinazione? Una carriera ad alto livello realizzativo!L’importante è non dimenticare mai quella valigia ricca di curiosità e voglia di imparare che vi ha sempre contraddistinto!E ricordate… w.academy resta qui per voi e vi augura un grandissimo in bocca al lupo! A presto

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La meta è raggiunta! Termina la 2° edizione dell’Executive Master in E-Commerce, Retail Omnichannel e Supply Chain

14 professionisti da tutta Italia hanno scelto un Master per guidare la transizione ecologica. Un percorso pratico e visionario, con lezioni live, podcast, tutor AI e contributi di esperti su sostenibilità, smart cities, Net-Zero 2050 e molto altro.

Un percorso che non parte solo da un programma, ma da una visione: quella di un futuro più sostenibile, dove innovazione, responsabilità e impatto ambientale si incontrano nel lavoro quotidiano.Con questo spirito, 14 partecipanti provenienti da tutta Italia hanno scelto di formarsi per diventare protagonisti del cambiamento.
Perché oggi le aziende hanno bisogno di competenze vere, capaci di guidare la transizione ecologica con visione strategica e strumenti concreti.

Il programma ha combinato lezioni in live streaming, materiali on-demand, esercitazioni pratiche e il supporto costante di un tutor AI, offrendo un’esperienza formativa flessibile e personalizzata, perfettamente integrata con il modello Liquid Learning.Tra i temi affrontati:<ul><li>Agenda 2030 e cambiamento climatico con Simona Trerè</li><li>AI for Good con Pasquale Borriello</li><li>Smart Cities e tecnologie urbane con Stefania Giannuzzi</li><li>Obiettivo Net-Zero 2050 con Valentina Ravenni</li><li>Comunicazione della sostenibilità con Beatrice Mucciaccia</li><li>ESG, reporting secondo CSRD, circular economy</li><li>Certificazioni B-Corp e leadership responsabile</li><li>Strategie di decarbonizzazione</li></ul>E ancora: ESG, CSRD, circular economy, B-Corp, leadership responsabile, strategie di decarbonizzazione.Il tutto con un approccio “pratico e connesso”, pensato per integrare teoria e realtà aziendale, grazie al nostro modello di Liquid Learning.Qui non si studia il cambiamento: si impara a guidarlo.
Alla fine non conteranno solo le competenze acquisite, ma lo sguardo sviluppato per leggere il presente e progettare il futuro. Un futuro dove business e sostenibilità camminano insieme.A chi ha scelto di esserci:
Questo non è solo l’inizio di un Master.
È l’inizio di un modo nuovo di agire, scegliere, pensare.
Che sia un percorso autentico, trasformativo, profondamente green.
Nel senso più concreto. E più umano.

Non solo un Master, ma un ecosistema formativo

Formazione per un futuro più sostenibile
Terminate con successo le lezioni del Master inGreen & Circular Economy Management, un percorso formativo che ha unito innovazione, responsabilità e visione ambientale per preparare i professionisti della transizione ecologica.
14 partecipanti da tutta Italia hanno scelto di acquisire competenze concrete per guidare il cambiamento sostenibile all’interno delle aziende.

È iniziata la 6° edizione del Master in Green Innovation & Sustainability Management.

18 professionisti hanno vissuto in prima persona il Master in Global Export Management, un percorso formativo che trasforma la teoria in pratica concreta. Tra lezioni interattive, simulazioni di negoziazioni internazionali e analisi di mercati esteri, i partecipanti hanno acquisito strumenti immediatamente spendibili nel loro lavoro quotidiano.La formula flessibile, con una piattaforma sempre disponibile, ha permesso a tutti di conciliare formazione e impegni professionali. Ora sono pronti a portare le aziende italiane nel mondo con competenze solide e una visione strategica.

Per mesi, ogni sabato, 18 professionisti si sono riuniti con dedizione nelle aule virtuali del Master in Global Export Management & International Marketing Strategies, un percorso formativo d’eccellenza progettato per affrontare con successo le sfide del mercato globale.

l master si è distinto non solo per i moduli professionalizzanti – dalla gestione doganale alle strategie di internazionalizzazione, dalla logistica integrata al marketing internazionale – ma soprattutto per la fusione tra teoria e pratica.<ul><li>Lezioni Live streaming interattive con docenti esperti, arricchiti da podcast formativi per un apprendimento flessibile.</li><li>Casi studio reali e simulazioni di import/export, per testare le competenze acquisite in scenari concreti.</li><li>Focus su negoziazione internazionale e scelta dei modelli di business più efficaci per i mercati esteri.</li></ul>

Un approccio unico: teoria e pratica integrate

Grazie a una piattaforma digitale all’avanguardia, i partecipanti hanno avuto accesso 24/7 a:<ul><li>Materiali didattici aggiornati</li><li>Registrazioni delle lezioni</li><li>Risorse audio e approfondimenti</li></ul>Una soluzione ideale anche per professionisti che lavorano e vogliono specializzarsi senza rinunciare alla qualità della formazione.

Flessibilità e didattica avanzata

Oggi, i partecipanti sono una squadra coesa, in grado di affrontare con spirito critico e competenza le dinamiche del commercio internazionale. Le skill acquisite rappresentano un valore aggiunto per le aziende italiane che puntano all’espansione globale.

Una classe digitale pronta per le sfide globali

Un ringraziamento speciale alla faculty e a tutti i corsisti: che questo master sia solo il primo passo verso una carriera internazionale di successo!🚀 Vuoi diventare un esperto di export e marketing internazionale?<a href="https://w.academy/it/master/master-in-global-export-management-international-marketing-strategies" target="_blank">Scopri la prossima edizione del Master</a>!

Il futuro inizia qui

Concluso il Master in Global Export Management: formazione pratica per professionisti del commercio internazionale

Non perdere l’occasione: candidati al prossimo Master!

Il settore Green è in continua crescita.

Master in Operations & Supply Chain Management: conclusa un’altra edizione dedicata ad Agile, AI e Sostenibilità

Dopo la laurea arriva il momento delle scelte: quale master frequentare per costruire una carriera solida? Per non sbagliare, servono criteri chiari che aiutino a selezionare il percorso più adatto al proprio futuro.

<h4>Partire dagli obiettivi personali</h4>La prima domanda da porsi è: cosa voglio ottenere dal master?<ul><li>Se l’obiettivo è acquisire un titolo accademico riconosciuto, allora la scelta ideale è un master universitario di I o II livello.</li><li>Se invece si vuole entrare subito nel mondo del lavoro, è meglio puntare su un master professionalizzante, che offre stage garantiti e placement certificato.</li><li>Per chi lavora già e cerca aggiornamento, i master executive o online rappresentano la soluzione più flessibile.</li></ul><h4>Valutare il settore e le aree di crescita</h4>Un buon criterio di scelta è considerare i trend del mercato del lavoro. Nel 2025 i settori più richiesti sono digitale, sostenibilità, risorse umane, project management ed export. Scegliere un master in queste aree significa aumentare la propria occupabilità e inserirsi in mercati in forte espansione.<h4>Placement e stage: i dati che contano</h4>Un master senza un forte legame con il mondo delle aziende rischia di restare un’esperienza accademica. Al contrario, i percorsi più utili garantiscono:<ul><li>Stage in azienda di 3–6 mesi;</li><li>Servizi di placement certificati, come nel caso di w.academy con Sustainy;</li><li>Tassi di occupazione verificabili (oltre il 90% entro 12 mesi nei migliori programmi).</li></ul><h4>Modalità didattica: in aula, online o blended?</h4><ul>- L’aula tradizionale offre un’esperienza immersiva, utile per fare networking.</ul><ul>- L’online garantisce massima flessibilità, ideale per chi lavora.</ul><ul>- Il modello blended unisce i vantaggi di entrambe le soluzioni.</ul>La scelta dipende dal proprio stile di apprendimento e dagli impegni personali.<h4>Domande frequenti</h4>È meglio fare un master subito dopo la laurea o lavorare prima?
Dipende dagli obiettivi: chi vuole specializzarsi può iniziare subito; chi preferisce maturare esperienza può rimandare di qualche anno.Conta più il nome della scuola o i servizi offerti?
Il brand ha un peso, ma a fare la differenza sono placement, stage e rete di aziende partner.Un master online vale quanto uno in aula?
Sì, se accreditato e strutturato con stage e project work reali.<h4>Conclusione</h4>Scegliere il master giusto dopo la laurea significa allineare le proprie aspirazioni personali con i trend del mercato del lavoro e con i servizi concreti offerti dal percorso.Con i master w.academy, che integrano stage garantiti, placement certificato e didattica innovativa, puoi trasformare la scelta di oggi in un investimento sicuro per il futuro della tua carriera.

Un master è un investimento di tempo, energie e risorse economiche. Per questo, dopo la laurea, è fondamentale capire come individuare il percorso giusto. L’offerta è ampia: master universitari, executive, online o professionalizzanti. Ma quale conviene scegliere? La risposta sta nell’analisi dei propri obiettivi, nella valutazione dei trend del mercato e nella verifica dei servizi concreti offerti da ogni programma, come stage, placement e network con le imprese.

Come scegliere il master giusto dopo la laurea

Jonathan Viaggi, tour operator con sede in Italia attivo dal 1998, parte con un progetto formativo innovativo su Intelligenza Artificiale. L’obiettivo? Integrare competenze AI nei processi aziendali per migliorare la comunicazione con i clienti, la promozione dei viaggi studio, e l’organizzazione interna. Con la Masterclass in AI, w.academy accompagna Jonathan Viaggi verso una trasformazione digitale concreta, che porta valore sia al team sia all’esperienza dei clienti.

Nel mondo del turismo e delle vacanze studio, le aspettative dei clienti crescono: personalizzazione, rapidità di risposta, contenuti coinvolgenti. Jonathan Viaggi ha individuato nell’AI lo strumento giusto per rispondere a queste sfide. La formazione serve a: <ul><li>dare al team capacità reali di usare AI nel marketing e nella creazione di contenuti</li><li>migliorare il supporto al cliente e la comunicazione</li><li>rendere più efficienti i processi interni, come l’analisi dei dati e il finance</li><li>innovare senza perdere l’elemento umano che distingue la proposta di vacanze formative</li></ul>

Perché una Masterclass in AI per Jonathan Viaggi

La Masterclass è suddivisa in specifici moduli pensati per coprire tutte le aree utili, con un taglio operativo.<h6>Modulo 1 — Cos’è l’AI e utilità per il turismo</h6>Far comprendere le basi, definire che cosa l’AI può fare concretamente in un’organizzazione come Jonathan Viaggi
<h6>Modulo 2 — Prompting avanzato e personalizzazione dei GPT</h6>Imparare a formulare prompt efficaci, adattare modelli predefiniti alle esigenze specifiche dell’azienda
<h6>Modulo 3 — Comunicazione con il cliente e assistenza</h6>Usare l’AI per automazione e personalizzazione del servizio clienti, risposte intelligenti, supporto rapido
<h6>Modulo 4 — Content creation per promuovere viaggi studio</h6>Creare contenuti emozionali e persuasivi usando strumenti AI, ottimizzazione per social e campagne<h6>Modulo 5 — Organizzazione interna e data analysis</h6>Sfruttare i dati aziendali per decisioni migliori, processi più efficienti, ottimizzazione delle risorse<h6>Modulo 6 — Supporto contabile con l’AI</h6>Automatizzare attività ripetitive, migliorare la precisione nei processi finance, ridurre errori manuali

Struttura del percorso: moduli chiave per competenze pratiche

Metodo pratico e personalizzato, con esempi reali tratti dalla realtà di Jonathan ViaggiAttenzione ai bisogni reali dell’azienda, non solo teoria, ma soluzioni che possono essere messe in campo subitoTeam coinvolti dalle varie aree (marketing, customer care, operations, finance) per favorire armonia e integrazione tra funzioniSupporto continuo da parte di docenti esperti che accompagnano i partecipanti, anche su casi concreti
Con questa formazione, Jonathan Viaggi punta a ottenere risultati tangibili:<ul><li>tempi di risposta ai clienti più rapidi e personalizzati</li><li>contenuti di marketing più efficaci, che trasmettano valore e differenzino l’azienda</li><li>processi interni più fluidi, grazie all’uso dei dati e all’automazione delle attività ripetitive</li><li>miglior efficienza economica in finance, con riduzione degli errori e tempo risparmiato</li></ul>

Approccio formativo: cosa rende speciale questa Masterclass

Se stai pensando a un progetto simile per la tua impresa, scopri come le Masterclass w.academy possono essere personalizzate secondo le tue esigenze. Scrivici, parliamone: insieme troviamo la soluzione giusta per te.

Vuoi portare l’AI anche nella tua azienda?

Jonathan Viaggi sceglie w.academy: nasce una Masterclass in AI per trasformare il turismo

L’accreditamento è un elemento di qualità e riconoscimento, ma non sempre decisivo. Capire chi lo rilascia e cosa significa davvero è essenziale per scegliere il master giusto.

<h4>Cosa significa accreditamento in un master</h4>Con il termine accreditamento si indica la validazione ufficiale di un percorso formativo da parte di un ente riconosciuto. Non è solo un “bollino”, ma un attestato che il master risponde a determinati standard di qualità, trasparenza e valore formativo.Un master accreditato offre:· Credibilità agli occhi delle aziende e delle istituzioni;· Trasparenza nei contenuti, nelle metodologie e nei risultati di placement;· Spendibilità del titolo in contesti accademici e professionali, anche internazionali.<h4>Gli enti che rilasciano accreditamenti in Italia</h4>In Italia l’accreditamento può arrivare da diversi soggetti:· MUR (Ministero Università e Ricerca): accredita i master universitari di I e II livello, che rilasciano un titolo accademico con valore legale.· ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale): certifica i master manageriali e MBA secondo criteri di qualità didattica e placement.· Enti regionali: in alcuni casi i master sono riconosciuti attraverso bandi e finanziamenti pubblici, come i fondi europei o regionali.<h4>Gli accreditamenti internazionali più prestigiosi</h4>A livello globale, alcuni marchi rappresentano una garanzia riconosciuta dalle aziende di tutto il mondo:· EQUIS (European Quality Improvement System);· AACSB (Association to Advance Collegiate Schools of Business);· AMBA (Association of MBAs).Questi accreditamenti certificano le business school di eccellenza e sono particolarmente rilevanti per chi punta a una carriera internazionale.<h4>È sempre indispensabile che un master sia accreditato?</h4>Non sempre. Dipende dall’obiettivo:· Se serve un titolo formale (ad esempio per partecipare a concorsi pubblici o per proseguire con un dottorato), allora l’accreditamento universitario è indispensabile.· Se invece l’obiettivo è inserirsi velocemente nel mondo del lavoro, un master professionalizzante con stage garantito, placement certificato e docenti provenienti dalle aziende può essere altrettanto – se non più – utile, anche senza un accreditamento ministeriale.<h4>Domande frequenti</h4>Un master senza accreditamento ha valore?
Sì, soprattutto se offre esperienze pratiche, contatti con le aziende e dati di placement trasparenti.L’accreditamento internazionale è utile anche in Italia?
Assolutamente: un master EQUIS, AACSB o AMBA aumenta la spendibilità del titolo anche nel nostro Paese.Meglio un master accreditato o un master con placement garantito?
L’ideale è avere entrambi, ma se l’obiettivo è lavorare subito, il placement pesa di più del bollino formale.<h4>Conclusione</h4>L’accreditamento è un indicatore di qualità e, in alcuni casi, una condizione necessaria per dare valore legale al titolo. Non è però l’unico criterio da valutare: stage, placement, network di aziende e testimonianze reali contano almeno quanto un riconoscimento formale.Con w.academy puoi scegliere master professionalizzanti che uniscono riconoscimenti certificati e placement garantito, trasformando la formazione in opportunità concrete di carriera.

Quando si sceglie un master, una delle prime domande che ci si pone è: “È accreditato?”. L’accreditamento è una forma di riconoscimento che certifica la qualità e, in alcuni casi, attribuisce valore legale al titolo rilasciato. Non tutti i master però seguono lo stesso percorso: alcuni hanno accreditamenti universitari, altri riconoscimenti da enti specializzati o associazioni di categoria. Comprendere queste differenze è fondamentale per fare una scelta consapevole e allineata ai propri obiettivi professionali.

È importante che un master sia accreditato? Se sì, da chi? 

È partita una nuova edizione del Master in Human Resources Management: un percorso formativo innovativo che prepara professionisti delle Risorse Umane attraverso insegnamenti pratici e aggiornati. Si affrontano tutti gli aspetti chiave — dal recruitment alla gestione amministrativa, dalle soft skills al ruolo di HR Business Partner — con lezioni live, materiali digitali, tutor AI e testimonianze aziendali. Il Master è pensato per chi vuole diventare protagonista del cambiamento nel mondo HR.

Il Master in Human Resources Management non è solo un corso di studi, ma un’esperienza formativa unica per chi vuole guidare il cambiamento nelle organizzazioni e diventare un punto di riferimento nel settore HR.La nuova edizione, la scorsa settimana, vede la partecipazione di 22 allievi provenienti da tutta Italia: giovani laureati e professionisti che hanno scelto di investire nella loro carriera puntando su una formazione moderna e completa.

Il Master accompagna gli studenti attraverso tutte le principali aree della gestione delle risorse umane:<ul><li>Recruitment e assessment: attrarre e valutare i migliori talenti</li><li>Onboarding e sviluppo di carriera: seguire i collaboratori in ogni fase della loro esperienza in azienda</li><li>Formazione e offboarding: dalla crescita professionale alla gestione strategica delle uscite</li><li>Gestione amministrativa: padronanza delle normative e degli strumenti HR</li><li>Soft skills: comunicazione, negoziazione, leadership ed empatia</li><li>HR Business Partner: un ruolo strategico sempre più richiesto nelle imprese moderne</li></ul>

Un percorso formativo completo per diventare HR Manager

Il Master in Human Resources Management si distingue per l’approccio di Liquid Learning, che unisce teoria e pratica in un ecosistema formativo dinamico:- lezioni live streaming con manager ed esperti HR- materiali digitali sempre disponibili- podcast tematici e simulazioni pratiche- supporto costante grazie a un tutor AI- testimonianze dirette di aziende leader del settoreUn metodo che permette agli studenti di acquisire competenze realmente spendibili nel mercato del lavoro.

Liquid Learning: un modello innovativo di formazione HR

Il valore del Master è arricchito dalla presenza di docenti e professionisti HR con anni di esperienza, che guidano gli allievi attraverso esercitazioni, project work e momenti di confronto diretto.L’obiettivo è trasformare la teoria in competenza concreta, formando figure capaci di incidere realmente sui processi organizzativi.

Docenti e professionisti al fianco degli studenti

Questo Master rappresenta l’inizio di una nuova visione del lavoro: unire competenze tecniche, soft skills e visione strategica per costruire il futuro delle Risorse Umane.Se il tuo obiettivo è una carriera nel settore HR, questa è l’occasione per diventare protagonista del cambiamento.

Perché scegliere il Master in Human Resources Management?

Partito un'altra edizione del Master in HR Management con 34 partecipanti in un percorso di oltre 150 ore in modalità Liquid Learning. Il programma, della durata di circa 8 mesi, mira a formare professionisti HR pronti ad affrontare le sfide del mondo del lavoro moderno.

Sono 34 gli allievi pronti ad iniziare questa maratona lunga oltre 150 ore di lezione on-demand/live streaming, grazie alla nostra caratteristica Liquid Learning!Un percorso lungo circa 8 mesi. Un viaggio in salita e ricco di ostacoli, ma una volta raggiunta la meta, la realizzazione professionale non sarà più un miraggio!Qual è il nostro obiettivo principale? Far tuffare i nostri talenti nell’affascinante mondo dell’HR management. Tutti possono correre questa maratona ma, come per la maggior parte delle cose, si necessita di motivazione, passione, volontà ed energia.È fondamentale, dunque, avere a disposizione il giusto equipaggiamento. In questo viene in aiuto il nostro payoff “Chi sa fare, insegna!”. A guidare in nostri allievi nell’affrontare al meglio i sentieri del mondo HR, ci saranno i top manager del settore, su scala nazionale e internazionale: professionisti che vivono quotidianamente l’evoluzione dell’impresa e i cambiamenti odierni del sistema azienda. Inoltre, grazie ai nostri partner formativi, quali Blutec, Joinrs e LinkedIn, la classe assorbirà i segreti del nuovo mondo professionale: più fluido e, soprattutto, più digital!Per affrontare al meglio questo percorso ed avvicinarsi al top management, i nostri talenti avranno la possibilità di partecipare a delle lezioni in presenza fisica presso le sedi milanesi di altri due nostri partner formativi: Virgin Active Italia e Fastweb!Ma non è tutto! Il percorso formativo prevede una parte specialistica in ambito HR International! Cosa meglio di queste due grandi realtà internazionali, appena citate, per approfondire tutti gli aspetti della DE&I e del Cross-Culture Management!Al termine di questo lungo viaggio, i nostri allievi non solo saranno in grado di portare metodologie e idee innovative all’interno della propria azienda, assumendo un vero e proprio ruolo di partner strategici, ma saranno in grado di adattare il loro know-how a contesti nazionali e internazionali.E allora pronti, partenza e… via! Un grandissimo in bocca al lupo da tutta w.academy!

Al via la 264a edizione del Master in Human Resources Management!

Iniziata la 263ª edizione del Master in HR Management, con 34 partecipanti in un percorso di circa 6 mesi e oltre 150 ore di formazione. Il programma offre un mix di lezioni pratiche e teoriche, con il contributo di manager di aziende come Deliveristo e Fastweb, per preparare i futuri professionisti HR alle sfide del settore.

Saranno 34 gli allievi pronti a riempire questa affollatissima aula con oltre 150 ore di lezione ondemand/live streaming, grazie alla nostra caratteristica Liquid Learning!Un percorso lungo circa 6 mesi. Un viaggio in salita e ricco di ostacoli, ma una volta raggiunta la meta, la realizzazione professionale non sarà più un miraggio!Nel Master in HR Management, i nostri talenti seguiranno un programma formativo di alto livello e saranno supportati da manager di calibro internazionale che porteranno la quotidiana atmosfera aziendale, delle imprese più affermate sul territorio, all’interno delle nostre aule virtuali!I nostri professionisti porteranno con sé competenze pratiche e teoriche, consentendo di ottenere una visione completa dell’HR Management nella pratica contemporanea. Tra i manager che i nostri allievi incontreranno in aula, @Sonia Gentile Head of Hr per Deliveristo, Luciana de Laurentiis Head of Corporate Culture and Inclusion per Fastweb, e molti altri a formare una rosa docenti davvero affiatata. Insomma, il nostro payoff “Chi sa fare, insegna” non è mai stato così tangibile.Ma non è tutto! Il nostro metodo formativo “Liquid Learning” offre flessibilità e accessibilità per apprendere in modo innovativo e agile, permettendo ai professionisti, attuali e futuri, di formarsi come e dove vogliono!Inoltre, grazie ai nostri partner formativi, quali Blutec per esplorare il mondo delle buste paga, Joinrs per capire le interrelazioni tra A.I. e curricula, oltre a LinkedIn relativamente alla fase di ricerca e selezione, la classe assorbirà i segreti del nuovo mondo professionale: più fluido e, soprattutto, più digital!Tutto pronto! Prepararsi per una carriera nel campo delle risorse umane è un investimento che sicuramente porterà frutti professionali e personali a lungo termine. Sarete pronti ad acquisire le competenze necessarie ad essere in prima linea nella gestione delle persone e ad influenzare positivamente il successo delle organizzazioni.E allora pronti, partenza e… via! Un grandissimo in bocca al lupo da tutta w.academy!

3, 2, 1… via. Partita la 263ª edizione del Master in Human Resources Management!

28 partecipanti hanno iniziato la 262a edizione del Master in Human Resources Management. Il percorso mira a fornire competenze pratiche e aggiornate nel campo delle risorse umane, con un focus su tematiche come Digital Writing, Employer Branding, Talent Attraction e Social Recruitment.

Sono 28 i giovani talenti che prenderanno parte al nuovo percorso formativo. Il tutto sempre grazie alla nostra peculiare modalità formativa: il Liquid Learning!Molti pensano che un HR Manager si possa accostare al solo ruolo di reclutatore. In realtà, si tratta di una figura professionale estremamente dinamica e competente in tutti gli ambiti del settore: dalla selezione alla gestione del personale.Grazie alle numerose lezioni pragmatiche e sempre aggiornate nelle tematiche digitali di ultima generazione, portate da professionisti di calibro internazionale, l’HR Management 4.0 non avrà più segreti per i nostri allievi!Grazie a oltre 189 ore di lezione in modalità formativa liquida, in live streaming/on-demand e presenza fisica, da seguire quando e dove vogliono, i nostri allievi sperimenteranno l’atmosfera aziendale e acquisiranno tutte le hard e soft skills necessarie per affiancare in futuro il top management.Il Master, infatti, è fatto su misura non solo per chi si sta affacciando al mondo delle risorse umane, ma anche per tutti gli HR Manager professionisti che desiderano rimanere sempre aggiornati sulle numerose tematiche settoriali e progredire verso posizioni di livello manageriale più elevato: Digital Writing Awareness & Business Writing, Cross-Culture Management, Employer Branding, Talent Attraction & Social Recruitment, Focus Applicativo LinkedIn Specialist… e molto altro!Le competenze acquisite consentiranno, dunque, di operare in autonomia nel selezionare persone in grado di fare la differenza all’interno della propria azienda; reclutare risorse talentuose e valorizzarne le qualità rendendole vere e proprie brand ambassador; esaltare l’inclusività professionale e culturale; sposare politiche retributive mirate che puntino a favorire la meritocrazia diffusa.Gli allievi respireranno fin da subito un’atmosfera aziendale innovativa, anche grazie ai nostri partner formativi, Virgin Active Italia e Fastweb! Trasformeranno le loro lezioni in presenza, presso le rispettive sedi Milanesi, in veri e propri eventi esperienziali.Insomma, il nostro payoff: “Chi sa fare, insegna!” non è mai stato così tangibile!Siete pronti ad entrare nella tribù w.academy da protagonisti?Il nostro più grande augurio è quello di sfruttare ogni singolo momento di questo percorso e di acquisire tutte quelle nozioni, segreti e consigli che solo i nostri professionisti sono in grado di dare!Noi di w.academy siamo qui e facciamo il tifo per voi! Buona fortuna a tutti!

Master in Human Resources Management: 262ª edizione… Si parte!

Partita un'altra edizione del Master in Human Resources Management: formazione innovativa per il futuro delle Risorse Umane

Un master è un investimento importante, ma come capire se porterà davvero valore alla tua carriera? Esistono indicatori concreti – dal placement agli stage – che permettono di distinguere un percorso formativo efficace da uno poco utile.

<h4>Perché non tutti i master sono uguali</h4>Il panorama formativo è vasto: esistono master universitari, executive, professionalizzanti, online e in presenza. Non tutti però garantiscono lo stesso impatto. Alcuni offrono un titolo formale ma poca applicazione pratica; altri puntano su esperienze concrete, con project work e stage in azienda. Per questo è importante analizzare cosa si porta a casa alla fine del percorso: un certificato o vere opportunità di lavoro?<h4>I criteri per valutare l’utilità di un master</h4><h6>1. Placement e tasso di occupazione</h6>Un dato chiave è il placement, ovvero la percentuale di studenti che trova lavoro entro 6-12 mesi dal termine del master. I percorsi più seri pubblicano questi dati in modo trasparente e, come nel caso di w.academy con il Placement certificato Sustainy, garantiscono risultati concreti: oltre il 90% degli studenti trova occupazione in tempi rapidi.<h6>2. Stage e opportunità pratiche</h6>Un master è davvero utile quando non si ferma alla teoria. Gli stage garantiti in azienda e i project work su casi reali permettono di applicare le competenze acquisite e di entrare in contatto con i futuri datori di lavoro.<h6>3. Docenti e approccio didattico</h6>Un corpo docente composto da professionisti attivi nel settore è un forte indicatore di qualità. Significa che i contenuti sono aggiornati e che si apprendono competenze realmente spendibili sul mercato.<h6>4. Network e aziende partner</h6>Un master che mette a disposizione un network solido di imprese e recruiter offre più possibilità di inserimento rispetto a uno che resta isolato dal tessuto produttivo.<h6>5. Testimonianze e casi di successo</h6>Le esperienze degli ex studenti sono un termometro prezioso: raccontano meglio di qualsiasi brochure se il master ha cambiato davvero le prospettive di carriera.<h4>Domande frequenti</h4>Un master utile deve per forza essere universitario?
Non necessariamente. Se l’obiettivo è il valore legale del titolo, sì. Ma per entrare subito nel mercato del lavoro, un master professionalizzante può risultare più efficace.Come capire se lo stage sarà davvero di qualità?
Chiedendo informazioni sulle aziende partner e leggendo le testimonianze degli ex studenti che hanno già svolto il tirocinio.Conta di più il nome della scuola o i dati concreti?
Il brand può aiutare, ma i veri indicatori di utilità restano i dati su placement, qualità dei docenti e opportunità pratiche.<h4>Conclusione</h4>Un master è davvero utile se trasforma le competenze apprese in occasioni concrete di carriera. Non bastano brochure accattivanti o promesse generiche: servono dati, trasparenza e un forte legame con il mondo del lavoro.Con w.academy puoi contare su stage garantiti, placement certificato e un network di aziende partner: gli ingredienti che rendono un master non solo utile, ma determinante per il futuro professionale.

La scelta di un master non può basarsi solo sul prestigio di un nome o sulla durata del percorso: ciò che conta è il ritorno in termini di competenze, opportunità e crescita professionale. Capire se un master è davvero utile significa valutare dati concreti, come i tassi di occupazione, la qualità dei docenti, i servizi di placement e le testimonianze di ex studenti. In questo articolo vediamo i criteri fondamentali per prendere una decisione consapevole e trasformare il master in un trampolino di lancio per la carriera.

Come capire se un master è davvero utile per la propria carriera? 

Il mercato del lavoro evolve e con esso cambiano le competenze richieste. Nel 2025 i master più ricercati sono quelli che uniscono specializzazione, pratica e inserimento in azienda: dal digitale alla sostenibilità, fino a HR ed export.

<h4>Perché guardare ai trend del mercato</h4>Un master non è solo un titolo, ma un ponte verso il lavoro. Le aziende cercano competenze specifiche per affrontare trasformazioni come la digitalizzazione, la transizione ecologica e l’espansione sui mercati internazionali. Ecco perché scegliere un master in linea con i trend del mercato 2025 significa aumentare le chance di occupazione e di crescita professionale.<h4>
I master più richiesti nel 2025
</h4><h6>1. Master in Digital Marketing & AI</h6>Il digitale è ormai il cuore delle strategie aziendali. Nel 2025 la domanda di esperti in digital marketing, e-commerce, social media e intelligenza artificiale applicata al business sarà ancora più alta.

Sbocchi: Digital Marketing Specialist, E-commerce Manager, SEO/SEM Manager, AI Marketing Strategist.
<h6>2. Master in Green Economy & Sustainability</h6>Con l’entrata in vigore di normative sempre più stringenti sugli standard ESG, le imprese cercano professionisti in grado di guidare la transizione ecologica.

Sbocchi: Sustainability Manager, ESG Analyst, Green Project Consultant.
<h6>3. Master in Human Resources & Organization</h6>La gestione del capitale umano resta centrale. Le aziende vogliono HR capaci di coniugare attrazione dei talenti, formazione e benessere organizzativo.

Sbocchi: HR Business Partner, Talent Acquisition Specialist, Training & Development Manager.
<h6>4. Master in Export Management e Internazionalizzazione</h6>L’internazionalizzazione è una priorità per le PMI italiane. Servono figure in grado di gestire strategie di export, fiere internazionali e mercati digitali globali.

Sbocchi: Export Manager, International Sales Manager, Trade Marketing Specialist.
<h6>5. Master in Project Management</h6>Con progetti sempre più complessi, le aziende cercano professionisti certificati in metodologie Agile, PMP®, PRINCE2®.

Sbocchi: Project Manager, PMO, Innovation Manager.<h4>Come scegliere il master più richiesto per sé</h4>Non basta guardare alle statistiche: è importante allineare la scelta ai propri obiettivi professionali. Un master in Digital Marketing sarà perfetto per chi vuole un ruolo innovativo e creativo, mentre un Master in Project Management si adatta a chi ama la gestione strutturata e metodica dei processi.<h4>Domande frequenti</h4>Quali sono i master che garantiscono più occupabilità?

Quelli che uniscono stage garantito, placement certificato e partnership con le aziende: digitale, sostenibilità, HR, export e project management guidano la classifica.È meglio un master universitario o professionalizzante?

Dipende dall’obiettivo: se serve un titolo accademico, meglio un master universitario; se si punta a entrare subito nel mondo del lavoro, un master professionalizzante è più efficace.Quanto durano i master più richiesti?

Generalmente tra i 6 e i 12 mesi, con stage di 3–6 mesi.<h4>Conclusione</h4>Nel 2025 i master più richiesti sono quelli che rispondono alle grandi sfide del mercato: digitale, sostenibilità, gestione delle persone, internazionalizzazione e project management.Con i master w.academy, che integrano stage, project work e placement certificato, puoi scegliere un percorso allineato ai trend e trasformarlo in un’opportunità concreta per la tua carriera.

Scegliere il master giusto significa investire su un percorso che offra reali prospettive occupazionali. Nel 2025 il mercato del lavoro richiede figure specializzate in settori chiave come marketing digitale, green economy, risorse umane, project management e internazionalizzazione. I master più richiesti sono quelli che rispondono a questi trend, formando professionisti pronti ad affrontare sfide globali con competenze tecniche e soft skills trasversali.

Quali sono i master più richiesti dal mercato del lavoro nel 2025?

Conciliare lavoro e studio non è più un’utopia: i master online offrono la flessibilità necessaria per crescere professionalmente senza rinunciare alla carriera. Un percorso che trasforma il digitale in un alleato concreto per chi vuole formarsi e lavorare allo stesso tempo.

<h4>La flessibilità del digitale: il vero punto di forza</h4>Il principale vantaggio di un master online è la flessibilità. Le lezioni possono essere seguite in diretta streaming o on demand, senza vincoli di orario e luogo. Questo consente a chi lavora di pianificare lo studio intorno ai turni in azienda, agli impegni personali o a eventuali progetti freelance.Molti master online adottano una struttura modulare: i contenuti vengono rilasciati gradualmente, rendendo più semplice organizzare il tempo e riducendo il rischio di sovrapposizioni con l’attività professionale.<h4>Applicare subito quanto si apprende</h4>Uno dei grandi vantaggi di lavorare durante un master online è la possibilità di mettere subito in pratica le nuove competenze.<ul><li>Chi frequenta un Master in Marketing Digitale, ad esempio, può testare campagne social o SEO direttamente sul proprio lavoro.</li><li>Chi segue un Master in Project Management può utilizzare subito metodologie Agile o strumenti come Trello, Asana e MS Project.</li></ul>In questo modo, la formazione non resta teoria, ma diventa un valore immediatamente tangibile per l’azienda e un acceleratore per la crescita personale.<h4>Sfide e come affrontarle</h4>Naturalmente, lavorare e studiare insieme non è privo di difficoltà. Le principali sfide sono:·      Gestione del tempo: evitare il rischio di procrastinare le lezioni on demand.·      Stanchezza: conciliare orari di lavoro con momenti di studio e project work.·      Motivazione: mantenere costanza sul lungo periodo. Per affrontarle servono disciplina e organizzazione. Alcuni consigli pratici:·      Creare un calendario fisso con slot di studio settimanali;·      Sfruttare le lezioni on demand nei momenti “morti” (trasporti, pause, weekend);·      Condividere gli obiettivi con colleghi o amici per mantenere l’impegno.<h4>Networking e relazioni anche a distanza</h4>Un dubbio frequente riguarda la qualità del networking: “Un master online riduce le opportunità di fare rete?”. In realtà, le piattaforme digitali moderne offrono community attive, lavori di gruppo, forum e sessioni live con i docenti. Questo significa che lo scambio di esperienze e contatti resta centrale, anche senza la fisicità dell’aula.

Con w.academy, ad esempio, le lezioni live vengono integrate da momenti di interazione diretta e da project work in collaborazione con aziende partner, che mantengono vivo il legame tra studio e mondo del lavoro.<h4>In sintesi: conviene davvero?</h4>La possibilità di lavorare durante un master online è reale e concreta. Richiede organizzazione, certo, ma porta vantaggi significativi:<li>Formazione di alto livello senza interrompere la carriera;</li><li>Applicazione immediata delle competenze;</li><li>Riduzione dei costi di trasporto e alloggio; </li><li>Networking digitale con colleghi e aziende.

Un master online non è un percorso “ridotto”, ma un’opportunità per chi vuole studiare e lavorare contemporaneamente. È la soluzione ideale per giovani professionisti, neolaureati che vogliono iniziare a fare esperienza o lavoratori che desiderano riqualificarsi senza fermarsi.</li>👉 Con i master online w.academy puoi conciliare carriera e formazione, accedendo a contenuti live e on demand, project work concreti e un servizio di placement certificato che ti accompagna fino all’inserimento lavorativo.

Sempre più studenti e professionisti scelgono un master online per conciliare studio e lavoro. Ma è davvero possibile lavorare mentre si frequenta un percorso così impegnativo? La risposta è sì: con il giusto equilibrio, la flessibilità della formazione digitale diventa un alleato prezioso per la carriera.

È possibile lavorare durante un master online? 

Meglio un master con stage o senza? Oggi non ci sono dubbi: l’esperienza pratica è uno degli elementi più richiesti dalle aziende e lo stage rappresenta spesso il vero ponte tra formazione e carriera. Ma quali opportunità concrete offre un master e come sfruttarle davvero?

<h4>Stage nei master: cosa significa davvero</h4>Uno dei principali vantaggi di un master, soprattutto di quelli professionalizzanti, è l’inserimento di un periodo di stage curriculare al termine del percorso. Non è un semplice “extra”, ma un’occasione per:<ul><li>Applicare subito le competenze apprese in aula e nei project work;</li><li>Entrare in contatto diretto con aziende partner del master;</li><li>Ampliareil proprio network professionale;</li><li>Costruire un curriculum competitivo, anche senza esperienza pregressa.</li></ul>La durata di uno stage varia solitamente tra i 3 e i 6 mesi e può essere di due tipi:·      Curriculare, incluso nel piano di studi e seguito da tutor accademico e aziendale;·      Extracurriculare, attivato dopo il master con modalità più flessibili, utile per proseguire l’esperienza in azienda.<h4>L’esperienza w.academy: Tirocinio Formativo con Placement certificato</h4>w.academy è l’unica Business School in Italia con Servizio Placement certificato Sustainy (n. 121/17), un riconoscimento che garantisce la qualità del percorso di inserimento lavorativo.Il tirocinio formativo w.academy è dedicato agli studenti under 35 e si distingue perché ogni fase è
guidata e strutturata:· un tutor personale affianca lo studente con orientamento e bilancio delle competenze;· il team placement cura la ricerca attiva delle aziende partner, in linea con gli obiettivi di carriera;· viene offerto supporto nella creazione del CV, nella preparazione ai colloqui e nella gestione delle pratiche amministrative;· durante l’esperienza è previsto un monitoraggio costante, fino al colloquio di follow-up finale per pianificare i passi successivi.Il risultato? Un supporto concreto che si traduce in numeri: il 90% dei partecipanti trova lavoro entro 12 mesi dal termine del tirocinio.<h4>Domande frequenti</h4>Lo stage è sempre garantito in un master?
Dipende: i master universitari non sempre lo includono, mentre quelli professionalizzanti come w.academy lo prevedono grazie alle partnership con le aziende.Uno stage può trasformarsi in un’assunzione?
Sì, soprattutto se lo studente dimostra competenze pratiche e capacità di adattamento. Con w.academy 9 su 10 trovano lavoro entro un anno.Lo stage è retribuito?
La normativa italiana prevede rimborsi minimi, ma importi e condizioni variano in base al settore e alla regione.<h4>Conclusione</h4>Lo stage è quindi il momento in cui teoria e pratica si incontrano. Scegliere un master che preveda un’esperienza concreta in azienda significa aumentare le chance di inserimento, valorizzare le proprie competenze e aprire nuove opportunità di carriera.Con w.academy puoi contare su un Tirocinio Formativo personalizzato e Placement certificato Sustainy, che trasformano l’esperienza formativa in un vero trampolino verso il lavoro.

Lo stage rappresenta il ponte tra formazione e lavoro: un’occasione per applicare competenze, costruire un network e aprire la strada a nuove opportunità professionali. Nei master professionalizzanti, lo stage è parte integrante del percorso, con durate variabili tra 3 e 6 mesi e possibilità di trasformarsi in occupazione.

Quali sono le opportunità di stage offerte dai master? 

Meglio un master universitario o un master professionale privato? Ecco le differenze in durata, riconoscimenti, approccio didattico e sbocchi lavorativi per aiutarti a scegliere il percorso giusto.

Master universitario: cos’è e a chi serveIl master universitario è organizzato da un ateneo e rilascia crediti formativi universitari. Per accedervi è necessario essere laureati: con una triennale si può scegliere un master di primo livello, mentre con una magistrale è possibile frequentare quelli di secondo livello. La durata è generalmente di un anno accademico e il titolo rilasciato ha valore legale, spesso richiesto in concorsi pubblici o utile per chi vuole proseguire con ulteriori percorsi di studio. Si tratta quindi di una scelta adatta a chi desidera un riconoscimento formale e un approccio accademico più teorico.Master professionale privato: cos’è e a chi serve
Il master professionale privato è organizzato da business school e scuole di formazione. Può essere frequentato non solo da laureati ma anche da diplomati e professionisti con esperienza. La durata è variabile: alcuni percorsi durano pochi mesi, altri arrivano fino a un anno, con una struttura didattica flessibile e adattata alle esigenze del mercato. Non rilascia un titolo universitario ma un attestato o una certificazione delle competenze acquisite. È la scelta ideale per chi cerca competenze subito spendibili, un metodo pratico e un forte legame con il mondo del lavoro attraverso stage, laboratori ed esperienze concrete.Le differenze in sintesiIl master universitario rilascia un titolo accademico con valore legale, ha una durata fissa di almeno un anno e privilegia un approccio teorico rivolto esclusivamente a laureati. Il master professionale privato invece rilascia un attestato, può avere una durata variabile, è pratico e orientato all’inserimento lavorativo, ed è accessibile anche a diplomati e professionisti.Domande frequenti<ul><li>Un master privato è meno valido di un master universitario? Non necessariamente: la scelta dipende dagli obiettivi. Se serve un titolo formale, il master universitario è la strada giusta. Se invece si vuole entrare o crescere velocemente nel mondo del lavoro, il master professionale privato è più indicato.</li><li>Un master professionale può aiutare a trovare lavoro? Sì, soprattutto quando include stage, project work e docenti che provengono dal mondo delle imprese.</li></ul>ConclusioneNon esiste un percorso migliore in assoluto. Se il tuo obiettivo è ottenere un titolo accademico riconosciuto, il master universitario è la soluzione giusta. Se invece cerchi competenze pratiche e un contatto diretto con il mercato del lavoro, allora il master professionale privato è la scelta ideale.

Scegliere un master non è mai semplice. Spesso ci si trova davanti a due opzioni: master universitario o master professionale privato. Entrambi rappresentano opportunità di crescita, ma hanno finalità, requisiti e riconoscimenti molto diversi. w.academy, come Business School, punta sulla formazione pratica e connessa al mondo del lavoro, per offrire ai giovani e ai professionisti strumenti concreti per fare e innovare subito.

Master universitario o master professionale privato? Differenze e come scegliere

Nel 2025 cambiare carriera non è più un’eccezione, ma una scelta strategica per restare competitivi in un mercato del lavoro in costante evoluzione. Questo articolo offre una guida pratica per affrontare il passaggio a un nuovo settore con metodo e consapevolezza.

Nel 2025, cambiare carriera non è più un salto nel vuoto, ma una scelta sempre più consapevole. E talvolta, inevitabile.Il mondo del lavoro si muove veloce. Le competenze richieste cambiano, nuovi settori prendono forma, i confini tra professioni diventano sempre più fluidi. In questo scenario, restare immobili può significare restare indietro. Non stupisce, dunque, che la transizione da un settore all’altro sia ormai una realtà sempre più diffusa.
Se fino a pochi anni fa cambiare carriera poteva sembrare una decisione radicale — quasi una rottura — oggi è spesso letta come un gesto di lucidità, di apertura, e soprattutto di adattamento. Una risposta concreta a un contesto che premia la flessibilità più della coerenza.

Le ragioni sono tante, e spesso si sovrappongono. C’è chi non si riconosce più nel proprio ruolo, chi sente di non avere più margine di crescita, chi è semplicemente alla ricerca di qualcosa che assomigli di più a sé. Ma ci sono anche spinte esterne: le trasformazioni tecnologiche, le richieste del mercato, la nascita di nuove professioni.Il digitale, le energie rinnovabili, il wellness e l’intelligenza artificiale sono solo alcuni dei settori che, negli ultimi anni, hanno aperto spazi inediti per profili di ogni tipo. E la capacità di reinventarsi è diventata essa stessa una competenza. Le aziende lo sanno, i recruiter lo cercano: chi sa cambiare ha una marcia in più.<h5>Il primo passo: fermarsi e capire dove si vuole andare</h5>Un cambio di carriera non si improvvisa. Prima ancora di aggiornare il CV o frequentare un corso, serve guardarsi dentro. Quali sono le motivazioni profonde che spingono al cambiamento? Quali competenze si possiedono davvero? Cosa si sa fare bene, al di là delle etichette? In questa fase, l’autoanalisi è fondamentale. Non serve essere esperti in coaching: basta un po’ di onestà, una mappa degli obiettivi e la volontà di riconoscere i propri punti di forza e di debolezza. Capire cosa si vuole è la base per costruire una nuova direzione.<h5>Dove andare? Scegliere un settore con criterio</h5>Ogni scelta professionale vive di ispirazione e realismo. Sognare è giusto, ma è ancora più utile informarsi. Oggi esistono decine di strumenti per leggere i trend del mercato e orientarsi tra le professioni emergenti: report pubblici come quelli di ISTAT, indagini di LinkedIn, articoli di settore, analisi delle società di consulenza. Anche la rete gioca un ruolo cruciale: partecipare a eventi, webinar, parlare con chi lavora già in quel settore aiuta a farsi un’idea concreta di cosa aspettarsi. E soprattutto, evita di scegliere alla cieca.<h5>Le competenze si costruiscono. E si aggiornano</h5>La vera svolta arriva quando si smette di cercare un nuovo lavoro con le competenze di ieri. Chi vuole cambiare carriera deve fare i conti con un mercato che premia chi investe nella propria formazione. Il reskilling — cioè l’acquisizione di nuove competenze per cambiare ambito — e l’upskilling — l’aggiornamento di quelle già possedute — non sono più opzioni accessorie: sono tappe fondamentali per chi vuole riposizionarsi davvero. Oggi esistono percorsi snelli e mirati: master professionalizzanti, corsi brevi, formazione on demand. Formule ibride che permettono di imparare in tempi rapidi e con approccio pratico. Un esempio? I percorsi proposti da w.academy, pensati per coniugare teoria e pratica, con docenti che provengono direttamente dalle imprese.<h5>Un nuovo profilo per una nuova direzione</h5>Non basta formarsi: bisogna anche saper raccontare il cambiamento. Il curriculum e il profilo LinkedIn devono essere riscritti alla luce della nuova traiettoria. Chi cambia settore non deve nascondere il proprio passato, ma valorizzarlo. Molte competenze sono trasferibili, e spesso fanno la differenza proprio perché arrivano da contesti diversi. Saperle evidenziare — con esempi, risultati e obiettivi chiari — è ciò che rende efficace un CV in fase di transizione.<h5>Il lavoro non si trova solo con le candidature</h5>L’errore più comune? Inviare decine di curriculum generici sperando che qualcosa succeda. Il mercato del lavoro, oggi, funziona anche (e soprattutto) per relazioni. Contatti, referenze, interazioni social. Costruire un piccolo network nel settore d’interesse, partecipare a eventi di settore, scrivere contenuti pertinenti su LinkedIn: tutto questo aiuta a posizionarsi. Non serve avere mille contatti: ne bastano pochi, ma giusti.<h5>Il colloquio: non devi giustificarti, devi raccontarti</h5>Il momento del colloquio, per chi cambia carriera, può essere delicato. Ma è anche l’occasione per fare la differenza. Le aziende non cercano solo “esperienza pregressa”, ma motivazione, visione, capacità di apprendere. Essere sinceri sul proprio percorso, spiegare cosa ha spinto al cambiamento, mostrare i passi fatti per arrivare fin lì: è questo il racconto che funziona. Non serve dimostrare di sapere tutto: serve far capire che si è pronti a imparare.<h5>Un mondo che premia chi sa reinventarsi</h5>In un mercato sempre più veloce e incerto, chi sa cambiare rotta con lucidità è destinato ad avere un vantaggio competitivo. Cambiare carriera oggi non è più una crisi: è un’opportunità. Un modo per riprendersi il controllo del proprio tempo, del proprio talento e delle proprie ambizioni. E, perché no, per ritrovare entusiasmo. Sì, servono coraggio, pazienza e preparazione. Ma chi affronta questa sfida con metodo — e con l’umiltà di rimettersi a studiare — può davvero costruire qualcosa di nuovo. Senza rinnegare ciò che è stato, ma trasformandolo nella base del proprio rilancio.Vuoi cambiare settore e cerchi una formazione concreta?Scopri i Master di w.academy: percorsi costruiti per chi vuole riposizionarsi nel mercato del lavoro con competenze aggiornate, project work reali e un network di professionisti.👉 <a href="https://w.academy/it/magazine" target="_blank">Esplora il catalogo 2025</a>

Perché sempre più persone cambiano carriera?

Come cambiare carriera e passare a un nuovo settore: guida pratica per il 2025

Appena laureato e senza esperienza? È una situazione comune, ma ci sono percorsi pensati proprio per partire con il piede giusto. In questo articolo trovi i master w.academy più adatti ai neolaureati: pratici, con stage garantito e pensati per trasformare lo studio in esperienza concreta. Scopri quale fa per te.

Ci sei: discussa la tesi, brindisi con amici, festeggiamenti. Dopo anni tra aule, esami e slide, ti ritrovi con la laurea in mano… e una domanda che rimbalza in testa più forte del solito: “E adesso cosa faccio?”È una sensazione che molti neolaureati conoscono: voglia di fare, ma anche paura di partire male. E soprattutto, quel mix di entusiasmo e confusione tipico di chi ha finito un ciclo e deve iniziarne un altro.Ma una cosa è certa: non serve avere già tutte le risposte, basta farsi le domande giuste.
E tra queste c’è anche: che tipo di formazione può aiutarmi a entrare davvero nel mondo del lavoro?

C’è chi dopo l’università cerca subito lavoro. Chi si prende una pausa. Chi valuta un’esperienza all’estero.

E poi ci sono quelli che decidono di formarsi ancora un po’, ma in modo più pratico, più diretto.

Con l’obiettivo chiaro di acquisire competenze vere e iniziare a lavorare sul serio.Ecco dove entrano in gioco i master post laurea, come quelli di w.academy, che da anni progettano percorsi per chi parte da zero ma ha voglia di crescere.

👉 Master con lezioni pratiche, strumenti reali, e soprattutto uno stage garantito in azienda.

Perché scegliere un master dopo la laurea (anche se non sei sicuro al 100%)

Se ti senti sopraffatto dalle opzioni, sappi che è normale. Ecco alcune riflessioni semplici ma preziose per capire da dove partire:💡 Segui quello che ti appassiona
Se c’è un ambito che ti incuriosisce davvero, non ignorarlo. Un interesse autentico può diventare la tua direzione professionale.🎯 Immagina dove vuoi arrivare
Anche senza un piano dettagliato, pensa a che tipo di lavoro ti piacerebbe fare. Il master giusto ti avvicina a quel mondo.🤝 Valuta lo stage e gli sbocchi
Un master serio ti mette in contatto con le aziende, ti garantisce uno stage e ti aiuta a costruire un network.🎓 Verifica la credibilità del percorso
Chiediti: questo master è riconosciuto? Ha una buona reputazione? È già stato scelto da altri come te?💸 Fai i conti, ma non scoraggiarti
Esistono borse di studio, pagamenti rateizzati, finanziamenti. Investire in un master può essere impegnativo, ma se apre le porte giuste, ne vale la pena.

Come scegliere davvero il master giusto per te?

Ecco i percorsi più richiesti da neolaureati tra i 22 e i 28 anni, progettati con un approccio pratico, aggiornato e orientato al lavoro.

1. Master in Digital Marketing Strategy & AIPer chi vuole fare marketing, ma con uno sguardo al futuro

Un percorso innovativo che integra creatività, strategia e tecnologie AI: da HubSpot a Mailchimp, da Shopify a Firefly.2. Master in Human Resources ManagementPer chi ha studiato Psicologia, Sociologia, Scienze Umane o Economia

Ti forma su selezione, formazione, gestione del personale e sviluppo organizzativo.
Le HR sono in continua evoluzione e offrono ruoli accessibili anche senza esperienza.3. Master in Global Export Management & International Marketing StrategiesPer chi sogna un lavoro dinamico, internazionale, a contatto con il mercato
Dalle tecniche di vendita alla logistica globale, dalle trattative alla gestione clienti esteri.
Perfetto se parli lingue o vuoi farne il tuo punto di forza.4. Master in Green Innovation & Sustainability ManagementPer chi vuole unire lavoro e impatto positivoAffronta i temi più attuali della transizione ecologica e della gestione aziendale sostenibile.
Il settore è in crescita, e servono nuove figure preparate.

 I 5 master w.academy ideali per chi parte da zero (ma vuole arrivare lontano)

Serve esperienza per accedere a questi master?
No. Sono pensati proprio per chi sta iniziando. L’importante è la motivazione.
Quanto dura un master w.academy?
In genere 6 mesi di formazione + 3/6 mesi di stage, ma può variare.Posso lavorare mentre lo frequento?
Sì, molti studenti lo fanno: le lezioni sono online e on demand, con supporto del tutor AI.E dopo lo stage?
Molti ex studenti vengono confermati o trovano subito un altro impiego. Il placement è uno dei punti di forza.

Le domande che (quasi tutti) si fanno dopo la laurea

Non serve decidere tutto subito.

A volte basta fare una chiacchierata con chi ne sa di più, per orientarsi meglio e capire da dove iniziare. 👉 Richiedi un colloquio gratuito con un Career Advisor w.academy
Solo per capire se è il momento giusto per partire.

Pronto a scoprire qual è il master giusto per te?

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Appena laureato e senza esperienza? Ecco i master w.academy perfetti per iniziare davvero a lavorare

Concluso con successo il Master in Green Innovation & Sustainability Management di w.academy, che ha formato 21 professionisti provenienti da tutta Italia sulle principali sfide della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un percorso innovativo e pratico, arricchito da podcast didattici, confronti con esperti del settore e project work finali. Il traguardo formativo segna l’inizio di un cambiamento concreto verso un futuro più responsabile e sostenibile.

Si è conclusa con successo l’edizione del Master in Green Innovation & Sustainability Management di w.academy, un percorso formativo altamente specializzato che ha visto la partecipazione di 21 professionisti da tutta Italia, uniti dalla volontà di contribuire attivamente alla transizione ecologica e alla costruzione di un futuro più sostenibile.

Il Master ha offerto una preparazione concreta e aggiornata sulle principali sfide ambientali e sociali del nostro tempo, con un focus su competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Attraverso un approccio multidisciplinare e pratico, i partecipanti hanno approfondito le tematiche legate all’innovazione verde, alla responsabilità sociale d’impresa e alla gestione strategica della sostenibilità.

Una formazione orientata al cambiamento sostenibile

Tra le principali innovazioni introdotte in questa edizione del percorso, spicca l’utilizzo dei podcast didattici, uno strumento pensato per accompagnare i partecipanti nella preparazione ai moduli live. Interviste ad esperti, narrazioni tematiche e approfondimenti verticali hanno reso i contenuti più accessibili, stimolando la riflessione e valorizzando l’apprendimento asincrono.

Podcast didattici: una novità formativa per apprendere in modo flessibile

Durante il percorso, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con docenti ed esperti di alto profilo su argomenti chiave per chi opera nel campo della sostenibilità e dell’innovazione ambientale:
Corporate Social Responsibility e strategia ESG<ul><li>Normativa e reporting di sostenibilità (GRI, CSRD, SDG)</li><li>Transizione ecologica e obiettivi Net-Zero 2050</li><li>Green marketing, comunicazione etica e brand positioning</li><li>Circular economy, carbon footprint e climate change</li><li>Smart city, energie rinnovabili e mobilità sostenibile</li><li>Stakeholder engagement e innovazione sociale</li><li>Certificazioni ambientali e ISO 14001</li></ul>Un ringraziamento speciale va a tutti i professionisti che hanno contribuito alla qualità del percorso formativo: Simona Trere, Pasquale Borriello, Beatrice Muciaccia, Valentina Ravenni, Ilde Martinelli, Elisa Rossetto, Natasha Daluiso, Stefania Giannuzzi.

I temi trattati nel Master

La prova finale del Master non è stata solo una verifica delle competenze, ma un momento di condivisione e riconoscimento collettivo. I partecipanti hanno restituito valore all’esperienza vissuta, rafforzando il senso di appartenenza a una community di professionisti consapevoli, pronti a generare impatto nei propri contesti lavorativi e personali.A tutti i partecipanti, va il nostro più sentito grazie per l’entusiasmo, la motivazione e l’energia portata in aula. Il traguardo raggiunto oggi rappresenta solo il punto di partenza verso un futuro più responsabile, inclusivo e sostenibile.

Un percorso che crea consapevolezza e community

Iniziata una nuova edizione del Master in Green & Sustainability. Lezioni in modalità liquida, con live streaming e contenuti on-demand. L'obiettivo è formare professionisti capaci di integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali, affrontando temi come i criteri ESG, il marketing sostenibile e la gestione ambientale.

Inaugurata la nuova edizione con modalità formativa liquida: oltre 120 ore di lezione in live streaming/on-demand!Non è un segreto. La gestione sostenibile di risorse scarse e il bisogno di limitare l’impatto dell’attività economica su ambiente/territorio pongono nuovi obiettivi per qualsiasi tipo d’impresa. Tutto questo fa si che sempre più aziende e pubbliche amministrazioni richiedano l’inserimento in organico di figure professionali che abbiano competenze tecnico-manageriali adatte a gestire il business in un’ottica di maggior equilibrio sostenibile.Non sarà facile, per i nostri 20 allievi, vincere queste sfide. Dovranno esplorare le terre della trasformazione aziendale secondo i nuovi criteri ESG, scalare le impervie vette del marketing sostenibile e navigare i vasti oceani dell’Environment Sustainability Management.Sicuramente l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ha accelerato l’innovazione delle imprese verso modelli di gestione più efficienti. Per stare al passo, però, è necessaria la pianificazione di processi efficienti per orientare le scelte del brand verso una profonda innovazione, cosa possibile solo quando le competenze di management si integrano perfettamente alla regolamentazione vigente.È proprio questo l’obiettivo del percorso formativo: fornire ai nostri allievi i metodi, le tecniche e gli strumenti necessari per creare nuove strategie di Energy & Green Management legate alla transizione digitale. In questo modo saranno in grado di inserirsi agevolmente in uno dei settori a maggior tasso di crescita.Il tutto grazie ad una formazione liquida caratterizzata da lezioni on-demand, live streaming e in presenza presso le maggiori realtà del nostro territorio!I nostri allievi potranno incontrare, così, i top manager del settore ed assorbire tutto il loro know-how. In fondo, come recita il nostro payoff, “Chi sa fare, insegna!”.Ma non finisce qui! I futuri green manager potranno confrontarsi con opinion leader del calibro di Paolo Lioy, CEO @ Whirpool Italia & Iberia ed ospite oggi presso le nostre aule virtuali. Una grande occasione di arricchimento per i nostri talenti, con spunti fondamentali che si potranno trasformare in una vera e propria accelerazione professionale.E allora…partiti! Auguriamo a tutti i nostri allievi di sfruttare a pieno ogni singolo istante in compagnia nostra e dei professionisti che incontreranno durante questo lungo cammino. Così, al termine di questo lungo viaggio, saranno già in grado di affiancare il Top Management nella pianificazione di strategie sempre più sostenibili.In bocca al lupo a tutti da w.academy!

Executive Master in Green & Sustainability Management! Che il viaggio abbia inizio!

Si è concluso il percorso formativo per le aule di Human Resources Management e Green & Sustainability Management, un viaggio di crescita professionale e personale.

Due gruppi affiatati che hanno trasformato la formazione in un’esperienza di collaborazione e sviluppo delle competenze chiave per il futuro.

Questo week end, tra commozione e soddisfazione abbiamo salutato due aule esemplari e affiatate. Questi percorsi, diversi ma con un denominatore comune importante, non sono stati solo un viaggio accademico, ma anche un percorso di crescita collettiva, dove il gruppo ha dimostrato un affiatamento e un impegno costante sin dall’inizio.

L’unità è stata evidente in ogni fase: dalla partecipazione attiva e costante alle lezioni, all’entusiasmo nelle esercitazioni, i partecipanti hanno condiviso un percorso di apprendimento unico, sostenendosi a vicenda e costruendo un legame che va oltre la semplice collaborazione accademica, soprattutto per chi ha preso parte alla stesura dell’apprezzatissimo Project work. Il successo di questi percorsi riflette la dedizione e la passione degli studenti: hanno non solo acquisito competenze cruciali nei rispettivi campi del Human Resources Management e del Green Management, ma hanno anche dimostrato l’importanza del lavoro di squadra e dell’impegno costante, elementi chiave per il successo in ogni ambito professionale. Abbiamo trasformato i fine settimana dei nostri talenti in un’arena di apprendimento dinamico, offrendo lezioni pratiche e interattive che hanno arricchito il loro bagaglio di conoscenze.Ogni sessione è stata un tassello aggiuntivo nella costruzione della loro carriera, fornendo loro non solo nozioni teoriche, ma anche competenze pratiche e insights preziosi, essenziali per il loro sviluppo professionale. Esprimiamo la nostra più profonda gratitudine ai nostri mentori, che hanno accompagnato passo dopo passo i nostri talenti in questo percorso formativo. Il loro impegno, la loro esperienza e la passione con cui hanno condiviso la loro conoscenza sono stati fondamentali per il successo dei nostri studenti. Grazie a loro, ogni lezione è stata un’opportunità di crescita, un’esperienza arricchente che ha lasciato un segno indelebile nel loro percorso professionale: Michele Barchiesi – Consulenza Direzionale @Sida Group; Stefano Di Folca – Italy Organization Manager @Gruppo Lactalis Italia; Giovanna Cipolletta – HR Business Partner @Carrefour Italia; Nicola Brucoli – Co Founder, Creative Director & Curator @TWM Factory; Sonia Gentile – Fractional HR Manager @Deliveristo; Graziano Coccettini – People Hr Culture and Organization Director @Virgin Active; Enrico Giustini – Compensation & Benefits Manager @Ferragamo; Giorgia Remini – Employer Branding & Talent Attraction @Primadonna S.p.A.; Christian Farsetti – Chief People Officer @Future Talent Council; Matteo Mantovani – CEO e Digital Coach @WeggAgency; Marcella Battista – Talent Acquisition Lead @Hays; Carmela Chiara Imbrogiano – Chief Operating Officer @Influendo Production; Monica Romano – Payroll @Blutec; Claudia Nofrini – Consulente aziendale @Sida Group srl; Gabriele Giugliano – Co-founder & CEO @Joinrs; Roberto Bruno – Group Vice President @STMicroelectronics; Elisa Ciufo – International Senior Talent Acquisition @TRASYS; Martina Palumbo – EMEA Senior Talent Partner @Microsoft; Venise Violante – Consulente Olandese @EuroVast; Irene Rossi – HRBP Sales and Marketing EMEA @ABB; Francesco Iacono – Global Alliances & Strategic Partnerships Executive @Infosys; Simone Amoroso – Private Banker @Poste Italiane; Sergio Giraldo – Independent Energy & Commodity Advisor, Author @La Verità; Natasha Daluiso – Energy Solution Specialist @Gruppo Ferrovie dello Stato; Ivano Assenza – Sustainability Consultant @ClimatePartner; Giovanni Argiuolo – Seller & Networker @NWG S.p.A; Cinthia Di Carne – Sustainability Consultant @Stante Logistics; Beatrice Mucicaccia – Project Manager @Message; Caterina Filice – Strategic Sustainability Consultant @ThePLEDGE; Simona Trerè – Digital Green Content Specialist.Con il cuore colmo di gratitudine e occhi rivolti al futuro, chiudiamo questo capitolo formativo, certi che i semi piantati in questo fertile terreno di conoscenza sbocceranno in carriere luminose e ricche di successi. Ai nostri studenti e mentori, un sincero ringraziamento per aver condiviso questo viaggio, ricordando sempre che ogni fine è solo un nuovo inizio.

Crescita condivisa, competenze pratiche e successo professionale

La conclusione di un viaggio formativo: traguardo raggiunto per le aule dei percorsi di Human Resources Management & Green & Sustainability Management

Master in Green Innovation & Sustainability Management: concluso il percorso per i professionisti del futuro

Conero Car sceglie il One Day Program di w.academy per avviare un percorso formativo intensivo e personalizzato nel campo del digital marketing. Due mezze giornate in presenza per ripensare la strategia aziendale, ottimizzare l’uso delle piattaforme Google e Meta, definire il piano editoriale e analizzare i dati in ottica decisionale. Un progetto su misura, costruito attorno agli obiettivi reali dell’organizzazione, con un approccio pratico e consulenziale. Il One Day Program si conferma un format efficace per le aziende che cercano formazione rapida, mirata e ad alto impatto.

Il percorso si è articolato in due mezze giornate di lavoro in presenza, durante le quali teoria e pratica si sono alternate in modo fluido. Al centro della formazione: la necessità di ripensare il presidio digitale dell’azienda, rendendolo più efficace e integrato.Tra i principali focus:<ul><li>progettazione della digital strategist</li><li>definizione del piano editoriale</li><li>sviluppo della brand storytelling</li><li>uso strategico di strumenti Google e Meta </li><li>analisi e lettura dei dati per l'ottimizzazione delle campagne</li></ul>Il tutto con un approccio learning by doing, che ha coinvolto direttamente i partecipanti nella costruzione di soluzioni adatte al contesto aziendale.

Un format essenziale, con risultati concreti

Ciò che distingue il One Day Program è la sua capacità di adattarsi ai bisogni specifici dell’impresa. In questo caso, l’obiettivo era supportare la risorsa interna nel potenziamento delle competenze digitali e nella creazione di un piano operativo da mettere subito in atto.La formazione si è svolta in modalità tandem consulenziale, con il docente senior a fianco del partecipante durante tutte le fasi del lavoro: dalla definizione degli obiettivi, alla creazione dei contenuti, fino al follow-up.

Un progetto costruito attorno alle esigenze dell’organizzazione

Nato dall’esperienza di w.academy nel settore della formazione per le imprese, il One Day Program è pensato per chi ha poco tempo ma grandi obiettivi. Una risposta efficace alle esigenze di PMI, startup e team aziendali che cercano soluzioni rapide, personalizzate e orientate al risultato.
"Formazione pratica, obiettivi chiari, risultati immediati": è la filosofia alla base di questo format, già scelto da numerose aziende italiane per innovare le proprie competenze in ambito digitale, marketing e business strategy".

La visione di w.academy

Conero Car investe nella formazione digitale: il One Day Program di w.academy per ripensare la strategia aziendale

Il 15 luglio si celebra la Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili, nata nel 2014 per sottolineare l’urgenza di formare i giovani con competenze green, digitali, soft e imprenditoriali. I dati mostrano grandi deficit attuali: disoccupazione giovanile tripla, gap digitali e carenze nei lavori sostenibili. Risposte globali includono formazione AI su larga scala e strategie TVET integrate. w.academy risponde con percorsi concreti e allineati al mercato, coltivando talenti capaci di fare e innovare da subito.

I giovani: non solo futuro, ma presente da valorizzareIl 15 luglio, dal 2014, l’ONU celebra la World Youth Skills Day per richiamare l’attenzione sul valore delle competenze giovanili: non solo tecniche, ma anche sociali, digitali e ambientali

<li><ul><li>Un giovane su tre tra i 15 e i 24 anni è disoccupato, con una probabilità tripla rispetto agli adulti</li><li>Le competenze digitali di base raggiungono meno del 40% dei giovani nei paesi ad alto o medio reddito</li><li>Si stima un gap di milioni di posti green: lavori sostenibili crescono del 8% annuo, mentre i profili con competenze ambientali solo del 6%</li></ul></li>

Perché questa giornata conta davvero?

<ol><li>Competenze green: per lavorare nella transizione ecologica (energia rinnovabile, agricoltura sostenibile…) .</li><li>Abilità digitali e AI: competenze dalla programmazione all’AI; Microsoft prevede che entro il 2030 il 59% della forza lavoro necessiterà nuove competenze digitali</li><li>Soft skill: comunicazione, pensiero critico, lavoro in team sono pari all’importanza delle competenze tecniche .</li><li>Spirito imprenditoriale: formare giovani proattivi, capaci di ideare soluzioni, non solo di entrarvi.</li></ol>

Le 4 competenze chiave di oggi

<ul><li>ONU, UNESCO, ILO promuovono percorsi TVET (formazione tecnica e professionale) integrando digitale, green e soft skill .</li></ul><ul><li>Microsoft investe 4 mld $ per formare 20 mln persone in AI, dalla scuola ai college, formando 400 000 docenti</li></ul><ul><li>PwC, World Bank, ecc., segnalano che il 77% dei lavoratori è disposto a rifarsi una formazione, soprattutto green e digitale </li></ul>In w.academy siamo al passo:<ul><li>Corsi pratici su green, digital (anche AI), soft skill e imprenditorialità.</li></ul><ul><li>Docenti provenienti dal mondo del lavoro.</li></ul><ul><li>Progetti con le aziende: stage, sfide reali, networking diretto.</li></ul>Un metodo “sapere-fare-essere”: competenze mature, spirito attivo e consapevolezza personale.Perché investire in competenze è strategicoLa rapida evoluzione tecnologica rende essenziale un apprendimento continuo: senza di esso, aziende rischiano perdite per trilioni .Il green job gap blocca la transizione alla sostenibilità; ma colmare questo gap rappresenta un’opportunità economica gigantescaSoft skill efficaci promuovono luoghi di lavoro inclusivi, resilienti e competitivi.

Cosa fa il mondo – e w.academy

15 luglio – Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili

È ufficialmente partito il Master AI for Busines, pensato per formare professionisti in grado di integrare l’intelligenza artificiale nei principali processi aziendali. Un percorso multidisciplinare e pratico, dedicato a giovani talenti e figure aziendali, che affronta temi chiave come AI per la finanza, il customer care, la comunicazione e l’etica.

Si apre ufficialmente il nuovo percorso “AI for Business”, pensato per fornire a  15 discenti provenienti ma un estrazione già aziendale  e giovani talenti una formazione solida, applicata e multidisciplinare sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nei principali ambiti aziendali. Un programma progettato per trasformare la consapevolezza in competenza operativa, e accompagnare i partecipanti nell’integrazione reale dell’AI nelle funzioni chiave del business.

Il percorso si sviluppa attraverso moduli verticali che coprono le aree più strategiche per le imprese di oggi, grazie al contributo di docenti esperti e professionisti del settore. Con Alba Alvaro, Industrial Controller di Balenciaga, il modulo AI for Finance & Data Analysis mostrerà come l’AI può supportare la previsione dei trend, la gestione del rischio e l’automazione dei processi decisionali. Un approccio tecnico ma accessibile, pensato per chi lavora con numeri e vuole affidarli all’intelligenza… senza perderne il controllo. Con Francesco Elmi, CMO di QuestIT, si esploreranno invece le potenzialità dell’AI nel migliorare l’engagement e la relazione con il cliente, attraverso il modulo AI for Customer Care. Chatbot, CRM predittivi, analisi del sentiment: tecnologie che non sostituiscono il contatto umano, ma lo potenziano. Con Davide Bertozzi, copywriter e direttore creativo, si entrerà nel cuore della relazione tra linguaggio e AI con il modulo Prompting e interazione AI: un laboratorio narrativo e tecnico su come formulare comandi efficaci, governare il tono, la struttura e il formato dei prompt, e dialogare in modo strategico con i modelli generativi. Perché oggi scrivere per l’AI è una nuova forma di pensiero. Infine, con Alberto Bozzo, DPO e Chief AI Officer, si affronterà il delicato nodo dell’Etica e AI: un modulo che approfondisce aspetti legali e morali, dall’AI Act europeo alla responsabilità nell’uso di sistemi automatizzati, fino ai dilemmi su proprietà intellettuale e trasparenza algoritmica.

Dall’analisi dei dati al branding: una visione pratica e trasversale 

Il programma si basa su una metodologia liquid learning, che combina lezioni in live streaming, momenti di confronto diretto con i docenti, e contenuti propedeutici innovativi come il podcast liquid learning  fruibile in qualsiasi momento, per permettere a ogni partecipante di costruire il proprio ritmo di apprendimento. Con il percorso “AI for Business”, la Business School conferma il proprio impegno nel fornire strumenti reali per affrontare la trasformazione digitale. Non una panoramica teorica, ma un allenamento pratico alla tecnologia che più di tutte sta ridefinendo il modo di lavorare, decidere, comunicare. Perché oggi conoscere l’AI non è più un’opzione. È una responsabilità. E un vantaggio competitivo